Microsoft batte le aspettative ma la crescita del cloud delude
Microsoft ha battuto le attese di bilancio nel suo quarto trimestre fiscale, ma l’attenzione degli investitori è stata concentrata soprattutto sulla performance dei suoi servizi cloud legati al business dell’intelligenza artificiale. E questi hanno leggermente deluso, con la divisione cruciale Azure che ha mostrato una crescita del 29%, inferiore al 31% dei precedenti tre mesi e sotto pronostici del 30 per cento.
La delusione è bastata a premere sul titolo, complice il nervosismo che oggi pervade l’andamento del segmento legato a AI dopo le ondate di ottimismo sulla nuova frontiera dell’hi-tech: a Wall Street nel dopo mercato Microsoft ha ceduto fino al 4% prima di recuperare parzialmente terreno. Le azioni del gruppo sono tuttora in rialzo del 12% da inizio anno ma sono arretrate del 6% in un mese. Le tensioni avevano già imposto nelle ultime ore un prezzo a Nvidia, che durante la seduta di martedì ha ceduto il 7% per poi guadagnare terreno nel dopo mercato. Nvidia è leader nel microchip per l’artificial intelligence. Nell ultime settimane l’intero indice tecnologico Nasdaq, dove più ha trovato spazio il boom di AI, è scivolato dell’8 per cento.
Microsoft ha riportato profitti netti trimestrali di 22,04 miliardi di dollari, in aumento del 10% e pari a 2,95 dollari per azione. I risultati hanno superato le aspettative di Wall Street: in media i 15 analisti intervistati da Zacks Investment Research prevedevano un utile di 2,90 dollari per azione. La società di Redmond ha inoltre registrato un fatturato salito del 15% a 64,73 miliardi di dollari, superando stime che anticipavano 64,19 miliardi di dollari.
La crescita è stata guidata, nonostante tutto, dal business del cloud computing, dove nell’insieme i ricavi trimestrali sono aumentati del 21% a 36,8 miliardi di dollari. La cosiddetta attività di “Intelligent Cloud”, più connessa a AI, ha riportato un incremento del 19% a 28,5 miliardi.
L’azienda non riporta i ricavi specificatamente derivanti dai prodotti di intelligenza artificiale, ma sottolinea che la nuova tecnologia è parte integrante ormai tutti i suoi segmenti di business, non solo il cloud computing ma anche Office nel software e il sistema operativo Windows. Gran parte della sua tecnologia di intelligenza artificiale generativa è stata costruita quale parte dei suoi investimenti da 13 miliardi in OpenAI, il creatore di ChatGpt.
Fonte: Il Sole 24 Ore