Milano Home, espositori in aumento. Focus sui negozi indipendenti

Milano Home, espositori in aumento. Focus sui negozi indipendenti

I punti vendita fisici come strumento di crescita per le tante micro e piccole realtà imprenditoriali di eccellenza diffuse sul territorio italiano. Milano Home – manifestazione di Fiera Milano dedicata al mondo della casa e dell’abitare – torna negli spazi espositivi di Rho dal 23 al 26 gennaio per la seconda volta e mette al centro, accanto alle aziende produttrici, i negozi indipendenti.

Un progetto per la distribuzione

«Stiamo cercando di costruire un progetto che aiuti il riposizionamento di un canale distributivo molto delicato, il dettaglio indipendente, oggi rappresentato in Italia da 38mila ragioni sociali – spiega Emanuele Guido, direttore di Milano Home -. Spesso i piccoli negozi sono percepiti come un anello debole della distribuzione, ma di fatto rappresentano le piattaforme che permettono a quelli che oggi noi consideriamo i grandi brand del design e della casa di essere tali». E che quindi possono oggi contribuire a sostenere e far crescere, tra le esperienze artigianali e imprenditoriali italiane e non solo, i grandi brand del futuro.

Il target dei visitatori

È a questo target di operatori – i distributori – che guarda dunque la manifestazione e a loro si rivolge il programma di oltre 100 eventi tra incontri e workshop formativi previsti nei giorni della fiera, oltre alle attività di networking che la stessa fiera innesca e poi alimenta durante tutto l’anno. I visitatori attesi a Milano arriveranno soprattutto dall’Italia (per il 90%) e dal Sud Europa, in particolare Portogallo, Spagna, Francia del Sud e Balcani. Gli organizzatori puntano soprattutto sull’incoming di buyer selezionati (attraverso la propria rete di ambassador o attraverso gli uffici di Ice), specializzati nel lavoro con le piccole imprese. Su 750 operatori selezionati, 200 sono «hosted buyer», il 59% dall’Italia, il 22% dall’Europa e il 19% dal resto del mondo, in particolare Stati Uniti, Emirati Arabi e Arabia Saudita, Marocco, Cina e Corea del Sud.

Gli espositori (600, in crescita rispetto al 2024 e per il 30% dall’estero) sono invece produttori, nei settori del complemento d’arredo, della tavola, della regalistica, della decorazione, delle fragranze e del tessile per la casa. «Ci sono grandi marchi, ma la nostra sfida è avere in fiera gli Alessi o i Guzzini di domani», dice Emanuele Guido, secondo lui il ruolo della fiera, oggi, non è più solo quello di una vetrina per questi brand, ma di un aggregatore di eccellenze, di un facilitatore di contatti ed esperienze. Una sorta di acceleratore di piccole e micro imprese, grazie anche all’aiuto e all’esperienza in quetso ambito di Gefi, storico organizzatore dell’Artigiano in Fiera e partner di Fiera Milano nella realizzazione di Milano Home.

Il comparto Home in Italia

Piccole realtà che, tutte assieme, rappresentano tuttavia un settore importante per il nostro Paese, che nel 2024 (secondo le prestime elaborate dal Sistema Informativo ExportPlanning) dovrebbe raggiungere un valore della produzione di quasi 4,3 miliardi di euro, con l’Italia all’8° posto fra i produttori mondiali in una classifica dominata nettamente dalla Cina, la cui produzione sfiora i 91 miliardi di euro di valore. Per quanto riguarda l’export, il comparto Home ha superato lo scorso anno la soglia dei 2,6 miliardi di euro (+3.1% rispetto al 2023), posizionandosi in decima posizione nel ranking mondiale, anche in questo caso dominato dalla Cina, con 84 miliardi di euro di esportazioni stimate a fine 2024.

Fonte: Il Sole 24 Ore