Milano lancia “Energiesprong” per l’efficienza energetica dell’edilizia pubblica

Milano lancia “Energiesprong” per l’efficienza energetica dell’edilizia pubblica

Uno stock di circa 28mila unità, di proprietà comunale e gestite da MM Spa, distribuite in 273 complessi immobiliari. Una parte di quel 10% di patrimonio di Erp del capoluogo meneghino (sulla disponibilità complessiva di unità residenziali), che pur superiore alla media delle città italiane non riesce comunque a soddisfare la domanda di esigenza abitativa pubblica e va pertanto preservato e implementato, anche grazie ad azioni di recupero innovativo, che coniugano rapidità di azione e qualità del risultato.

L’iniziativa

Proprio ragionando sul futuro di questi beni è nato Energiesprong Milano, il primo programma sottoscritto da una amministrazione pubblica italiana per sviluppare nel nostro Paese l’iniziativa internazionale di open innovation Energiesprong, sviluppata in primis in Olanda e che si fonda su un nuovo modello di riqualificazione dei fabbricati esistenti, attraverso l’uso di processi spinti di prefabbricazione e industrializzazione. La tecnologia del comparto delle costruzioni, a differenza di quanto si pensi, permette oggi di intervenire per riqualificare un fabbricato esistente anche senza spostare gli abitanti dalle loro case, ma usando sistemi off-site, realizzati in stabilimento e che vengono montati sulle facciate di immobili esistenti, per isolare, rafforzare sismicamente e/o completare di nuovi impianti i fabbricati.

Non è futuro, ma è concreto presente. In tutta Europa sono già oltre 12mila gli interventi sviluppati con questo approccio con interessanti risultati: una riduzione dei tempi di intervento fino al 50% rispetto ad interventi tradizionali, una contrazione dei costi fino al 40%, prestazioni net zero energy e garanzie sui lavori e sulla performance degli edifici fino a 30 anni. Non a caso, Energiesprong si è diffusa anche Oltreoceano, nello Stato di New York ed è stata premiata con il Gold World Habitat Award 2024 di UN Habitat come migliore risposta all’emergenza abitativa. I numeri di crescita parlano del suo successo: sono già in fase di progettazione oltre 14.000 nuovi interventi in Olanda, 6.500 in Francia, 500 in Germania, 225 in Regno Unito e 46 nello Stato di New York, oltre al recente avvio di un piano di investimenti nello stato della California e in Canada.

In Italia, il progetto esiste ed è promosso da Edera, realtà non profit creata a fine 2020 da REDO Sgr Società Benefit, Fondazione Housing Sociale e Associazione Nazionale Costruttori Edili con il supporto di Fondazione Cariplo per studiare e diffondere soluzioni innovative per la rigenerazione.

Pochi casi ma solidi

I casi realizzati sono pochi, ma solidi, dal Nord al Sud: si è partiti da Brescia con una casa singola che ha visto un’opera di risanamento dall’esterno eseguita nello spazio di un “cantiere-evento” trasmesso in diretta per poi scalare verso progetti più complessi, come le torri Aler di via Russoli a Milano, completate con l’aggancio di sistemi prefabbricati in facciata in legno e tamponamento in materiali derivati dagli scarti della lavorazione di riso. Un intervento firmato da A2A, Wood-Beton e Ricehouse e che sta facendo scuola. E ancora, a Pieve Emanuele, in periferia del capoluogo lombardo, è in dirittura di arrivo il cantiere di retrofit di 5 edifici privati per 5 piani e 238 alloggi, con un 50% di tecniche off-site Isopan; a Catania è in fase di risanamento termico e sismico un edificio di 5 piani proprietà Iacp; a Greve in Chianti, in provincia di Firenze, CasaSpa sta riqualificando un edificio con una soluzione evoluta di Fanti Ingegneria, che integra isolamento e impiantistica. Risultato è che nel nostro Paese sono 454 le unità abitative risanate mentre altre 800 sono in fase di progettazione.

Fonte: Il Sole 24 Ore