Milano, l’Human Technopole assume i primi 100 ricercatori
A fine aprile saranno in cento. Lo Human Technopole di Milano – o più precisamente del quartiere Mind, tra Milano e Rho, eredità dell’Expo 2015 – sta per tagliare il traguardo “psicologico” dei cento addetti nel settore della ricerca nelle scienze della vita.
Lo Human Technopole si dedica allo studio del genoma, grazie ad un finanziamento medio di 140 milioni all’anno, sulla base della legge finanziaria di dicembre 2016, firmata nell’ultimo giorno del governo Renzi che, sull’onda dell’entusiasmo per l’Expo, decise un investimento da un miliardo spalmato in dieci anni. Nota bene: finanziamento a consuntivo. Il che vuol dire che non si creano accumuli o tesoretti, ma solo i progetti realmente avviati vengono sostenuti col denaro pubblico.
Loading…
Alla fine del 2019 sembrava, a occhio nudo, un obiettivo ancora lontano. Al 31 dicembre c’erano 28 assunti. Solo un anno dopo si è arrivati a 72. A breve ce ne saranno cento, con una sostanziale parità fra generi: il 46% è donna (dieci hanno incarichi manageriali), il 54% uomo, di età mediamente compresa fra i 40 e i 50 anni.
Da Usa, Germania e Uk
Lo Human Technopole è un caso unico in Italia, non solo per il settore della ricerca. Lo è proprio per le caratteristiche del personale, che arriva in gran parte da paesi stranieri: Spagna, Germania, Inghilterra, Austria, Croazia, Francia, Grecia. In particolare, il 21% dei ricercatori viene dall’estero e il 71% da istituti esteri, il che sta a significare che molti italiani, perlopiù giovani ricercatori “in fuga” che avevano scelti altri paesi come meta per la loro professione e la loro vita, stanno rientrando a Milano.
Gli istituti europei di provenienza sono soprattutto quelli di Regno Unito, Germania, Stati Uniti e Giappone. «Non è retorica, qui è la verità: i cervelli tornano in Italia, a Milano, attratti da questo nuovo polo. Il centro di ricerca si sta sviluppando rapidamente, si sta trasformando sotto i nostri occhi», dice il presidente di Ht Marco Simoni.
Fonte: Il Sole 24 Ore