Milano punta sulla bellezza, il Centro Poliestetico sarà la sua accademia
La ripartenza è sempre più forte, in ogni settore, compreso quello della cosmesi. In questa scia rientra il progetto del Centro Poliestetico di Milano, che verrà inaugurato a Paderno Dugnano il prossimo 6 ottobre: una nuova Accademia che permetterà ai giovani di cogliere innovative opportunità di formazione e lavoro. Il primo centro pilota, a cui seguiranno altri, è stato voluto da Giannantonio Negretti, presidente di NG Group Universal che conosce bene il mondo della cosmesi, poichè da oltre 60 anni la sua famiglia opera in questo campo.
Perchè un’accademia
«Ho voluto creare questo Centro per dare ai giovani che operano nella bellezza la possibilità di crescere – spiega Negretti, autore del libro “La Cosmetica Umanistica” che racconta la nascita di questo movimento culturale -. Spesso sono relegati, in termini di istruzione, a frequentare delle scuole professionali, in Italia ci sono oltre 400 Centri di formazione professionali che accolgono circa 40mila allievi, ma poi è difficile per loro accedere a un’istruzione superiore. Un ostacolo che si riflette sul futuro di questi giovani che meritano una chance in più».
Loading…
Il pool di ricercatori e docenti
Il Centro Poliestetico vuole proprio colmare questa lacuna, portando l’istruzione a un livello superiore, per certi versi paragonabile a quella liceale e universitaria. Per questo scopo sono stati selezionati una serie di ricercatori e docenti molto accreditati, tra cui: il cosmetologo Umberto Borellini, il dermatologo Alex Gezzi, l’ergonomo posturale Tiziano Pacini, lo specialista del naming Maurizio Sangineto e il professor Alessandro Rizzi dell’Università di Milano, uno dei maggiori esperti al mondo di colore e luce.
Un polo per la formazione
Si tratta di un progetto dalla mission psico-socio-pedagogica e umanistica, che punta anche ad accompagnare i Centri di Formazione Professionale, che nasceranno sul modello del Centro Poliestetico, verso una più elevata dimensione professionale. Molte le innovazioni proposte, come quella che vede gli spazi della formazione all’interno del Poliestetico ripensati come luoghi di cultura, arte e benessere dove la bellezza e il comfort diventano esperienza quotidiana per studenti e docenti.
Fonte: Il Sole 24 Ore