Milano, spunta un nuovo video sulla morte di Ramy

Milano, spunta un nuovo video sulla morte di Ramy

Nuove drammatiche immagini dell’inseguimento conclusosi con l’incidente in cui è morto lo scorso 24 novembre Ramy Elgaml a Milano emergono da un video inedito. Avrebbe compiuto vent’anni il 17 dicembre scorso il giovane Ramy, di origine egiziana. Subito dopo l’incidente, alcune centinaia di suoi amici e conoscenti ritrovarono nel luogo dell’incidente portando fumogeni e fiori, ostacolando il passaggio delle auto.

La notte dell’inseguimento Ramy era su un grosso scooter nero guidato da un giovane di 22 anni tunisino, entrambi con precedenti. Prima delle quattro di notte non si fermarono all’alt dei carabinieri in via Farini, accanto alla zona della Movida di corso Como. Zona dove non è raro che vengano fatte rapine, usando anche spray al peperoncino.

È però anche una zona con frequenti controlli delle forze dell’ordine. E infatti i carabinieri nel vicino tunnel di viale Liberazione avevano allestito un posto di blocco, con tanto di laboratorio forense mobile, per accertare se gli autisti che passavano avevano bevuto o assunto droghe.

Proprio nel tunnel si ritrovarono a sfrecciare contromano i due ragazzi sullo scooter. Con manovre azzardate arrivarono dall’altro capo di Milano, a sud della città, sempre inseguiti dai carabinieri. Nel lungo rettilineo di via Ripamonti il 22enne perse il controllo della moto che salita sul marciapiedi si schiantò contro un muretto, all’altezza di via Quaranta. Ramy Elgaml fu sbalzato prima dell’impatto. Un colpo fortissimo.

Intanto l’auto dei militari si era fermata, finendo la corsa contro un semaforo. Sul posto era arrivato il personale del 118. I sanitari avevano trasportato d’urgenza il quasi ventenne al Policlinico dove fu dichiarata la morte. E dove si formò un folto capannello di suoi conoscenti e parenti, tanto che sul posto intervennero le forze dell’ordine. L’autista dello scooter invece, non in pericolo di vita, fu portato al San Carlo e i due militari, di 37 e 38 anni, al Fatebenefratelli.

Fonte: Il Sole 24 Ore