Milleproroghe, uso del Taser nei piccoli comuni ancora per un anno
La sperimentazione delle “pistole elettriche” in dotazione anche alla polizia locale dei piccoli comuni proseguirà ancora un altro anno. Voluta dalla Lega lo scorso anno con un emendamento al Dl Milleproroghe ora il Governo con il nuovo decreto di differimento dei termini pubblicato in Gazzetta il 27 dicembre 2024 proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2025, il termine entro cui anche i Comuni con popolazione inferiore ai 20.000 abitanti possono dotare di armi comuni ad impulso elettrico, i cosiddetti Taser, la polizia locale. In sostanza i Taser potranno essere utilizzati, come dotazione di reparto in via sperimentale per sei mesi, una parte del personale dei Corpi e servizi di polizia locale in possesso della qualifica di agente di pubblica sicurezza. Al termine del periodo semestrale di sperimentazione, gli stessi Enti locali possono assegnare in dotazione effettiva e stabile l’uso dei Taser dove si registrano esiti positivi dei test effettuati
Cosa è il Taser
Il Taser è un dispositivo di autodifesa e di controllo utilizzato dalle forze dell’ordine. Funziona emettendo impulsi elettrici a bassa corrente che possono temporaneamente immobilizzare una persona, in quanto utilizza due elettrodi che vengono sparati da un dispositivo. Una volta che gli elettrodi colpiscono il bersaglio, il dispositivo invia impulsi elettrici che interferiscono con il sistema nervoso, causando contrazioni muscolari involontarie e bloccando temporaneamente la persona. È progettato per essere una valida alternativa non letale alle armi da fuoco. Anche se generalmente considerato sicuro, l’uso del Taser può comportare rischi, in particolare per persone con condizioni mediche preesistenti, e in situazioni in cui il soggetto è in movimento o in posizioni pericolose.
Tutela della salute e obbligo di armeria
La sperimentazione dell’estensione dell’uso del Taser anche nei piccoli comuni fino a 20mila abitanti dovrà comunque essere accompagnata da una serie di obblighi e dal rispetto di specifici requisiti. In primo luogo il Comune interessato dovrà provvedere alla definizione di un specifico regolamento comunale da emanare seguendo le linee generali già adottate in materia di formazione del personale e di tutela della salute. Non solo. Il regolamento dovrà essere adottato d’intesa e in raccordo con le aziende sanitarie locali. Servirà poi l’istituzione di un’armeria o garantire la disponibilità di appositi armadi metallici, in possesso di determinate caratteristiche strutturali e funzionali, in cui dovranno essere custoditi i Taser.
Fonte: Il Sole 24 Ore