Miscusi lancia il suo ragù plant based sostenibile e programma nuove aperture

Miscusi lancia il suo ragù plant based sostenibile e programma nuove aperture

Miscusi lancia il suo ragù plant based: un sugo dove la carne è sostituita da proteine vegetali derivate dai legumi è da pochi giorni, in occasione del Veganuary, tra le proposte del menu del brand italiano di ristoranti di pasta fresca, con l’obiettivo di non avere nulla a che invidiare alla tradizionale ricetta di carne, pur permettendo, rispetto a quest’ultima un notevole abbattimento in termini di impatto ambientale.

«Siamo da sempre molto attenti alla sostenibilità, ma su questo passo ero scettico – ha affermato Alberto Cartasegna, ceo di miscusi e fondatore assieme al socio Filippo Mottolese – perché la maggior parte dei prodotti di questo tipo che si trova in commercio sono cibi ricchi di derivati chimici e altamente processati. Il nostro prodotto invece, dopo anni di sperimentazione sul campo con gli agronomi di Martino Rossi, ha un’etichetta molto corta, direi essenziale, non prevede additivi e non comporta procedimenti chimici di estrazione, ma solo meccanici e idraulici, con gli ingredienti derivano tutti da agricoltura sostenibile. La ricetta del sugo ricalca inoltre quella utilizzata per il ragù di carne. È per questi motivi che ci abbiamo messo un po’ di tempo ad arrivare al risultato voluto, che però ora permette un risparmio del 97% in termini di Co2 e dell’88% di acqua».

Miscusi, società benefit e BCorp, continua intanto nel suo percorso di crescita, che quest’anno prevede la prosecuzione della messa a terra dei progetti che in parte già erano stati messi in pista lo scorso anno e una conseguente accelerazione dopo alcuni anni che avevano risentito del periodo Covid e post Covid.
«Il 2024 è stato il miglior anno di sempre con 16 milioni di fatturato (15 milioni nel 2023, ndr) grazie al lavoro di 300 dipendenti nei nostri venti ristoranti (di cui cinque in franchising, ndr) e nel 2025 apriremo tra gli 8 e i 10 nuovi locali, i primi a Pompei e a Roma, ma poi molto probabilmente torneremo anche all’estero. Nel 2024 abbiamo aperto al franchising in particolare per i canali travel e mall».

 Il ragù vegano di miscusi è stato studiato e preparato seguendo la stessa ricetta del ragù a base di carne, soffritto di cipolla e carota, vino rosso, olio evo e salsa di datterino – spiegano dall’azienda – ma un trito di legumi sostituisce la carne. Risultato? Colore e consistenza sono molto simili a quelli della ricetta del ragù tradizionale.
Nutrizionalmente parlando, un piatto di Fusilloni di sorgo (materia prima che garantisce consumo d’acqua molto basso nei campi) al ragù veg ha un apporto di 530 kcal: «perfettamente bilanciate secondo i principi della dieta mediterranea: 20% grassi insaturi, 65% carboidrati complessi, 15% proteine vegetali» e con «le emissioni di CO2e ridotte del 97% rispetto ad un piatto di pasta tradizionale al ragù», con l’uso «dell’88% in meno di acqua».

«Ricerca, sperimentazione, amore e passione. La stessa che ci metteva mia nonna quando cucinava il ragù la domenica dopo aver sacrificato le bestie che aveva allevato per anni. I legumi, come i funghi, sono fonti nutrizionali sottoutilizzate. Da miscusi – nconclude Cartasegna – non siamo vegani, ma italiani di nuova generazione. Proviamo a riscoprire la ricchezza della nostra terra, ricostruire la profondità della nostra storia per scrivere un pezzo del futuro. C’è bisogno di una rivoluzione copernicana, che parta dalla terra, dai contadini, dagli allevatori».

Fonte: Il Sole 24 Ore