Missoni, cambio al vertice creativo per sviluppare l’offerta lifestyle

Dopo Celine, fra i marchi coinvolti in questi giorni in veloci cambiamenti ai vertici creativi si aggiunge anche Missoni: dopo due anni Filippo Grazioli lascia la direzione creativa dello storico marchio, che passa ad Alberto Caliri. Grazioli aveva assunto quel ruolo nel 2022 e ha presentato la sua ultima collezione per la PE 2025 alla Milano fashion week che si è appena chiusa e nella quale aveva rilanciato l’iconico motivo a zig zag di Missoni.

In un’intervista a Wwd, il ceo Livio Proli, in Missoni dal 2020, afferma che l’esperienza di Caliri con la maglieria e i tessuti sarà la chiave del prossimo sviluppo del marchio, e illustra che per il futuro «stiamo pensando a una collezione lifestyle che comprenda una collezione uomo (rilanciata anche con un’inedita presenza a Pitti Uomo lo scorso giugno, ndr), una donna e per la casa e non tre singole linee». Caliri, entrato in Missoni nel 1998, ne era già stato in realtà direttore creativo nel 2021, dopo l’uscita dal ruolo da parte di Angela Missoni, della quale era stato a lungo braccio destro, e prima dell’entrata, appunto, di Grazioli. Negli ultimi due anni aveva curato le collezioni Missoni Home Collection e Missoni Sport.

Grazioli, da parte sua, ha affidato a un post su Instagram i suoi pensieri: «Oggi lascio la carica di direttore creativo di Missoni. Voglio esprimere la mia più sentita gratitudine a Missoni per questa incredibile esperienza. Grazie a tutti coloro che hanno supportato la mia visione e mi hanno permesso di esprimere la mia creatività. Sono grato a tutti coloro che sono stati coinvolti in questo viaggio. Il mio più profondo apprezzamento va al mio fantastico team: siete stati davvero eccezionali! Grazie per tutto il successo che abbiamo ottenuto insieme. Sarete sempre una parte di me!».

Il marchio fondato a Gallarate nel 1953 da Ottavio e Rosita Missoni, e sviluppato poi dai figli Vittorio (prematuramente scomparso nel 2013), Luca e Angela, negli ultimi anni sta cercando un riassetto e un vero rilancio: la sua proprietà si divide oggi fra le mani della famiglia fondatrice e, con una quota del 41,2%, di Fsi – Fondo Strategico Italiano, entrato in società nel 2018 con un’operazione da circa 70 milioni. Nel 2023 Missoni ha registrato 126 milioni di ricavi, in crescita del 10% rispetto all’anno precedente, migliorando anche l’ebitda per il secondo anno di seguito.

Sempre nell’intervista a Wwd, il ceo dice di voler puntare sul mercato mediorientale (dove è stata firmata una partnership con il retailer Al Tayer), europeo e in futuro anche statunitense, con un ambizioso piano di aperture di negozi, come i prossimi a Palm Beach e a Honolulu. Lo sviluppo dell’aspetto lifestyle di Missoni è stato rivelato anche dal recente progetto che ha visto i motivi del marchio vestire il beach club del Verdura resort di Agrigento e nelle aperture di negozi in località turistiche come Forte dei Marmi, Capri, Positano, Porto Cervo, Cannes, Saint-Tropez e nelle isole greche di Mykonos, Santorini e Salonicco. Negli ultimi anni Missoni ha anche arricchito il portafoglio delle collaborazioni in ambito immobiliare, con il progetto residenziale Moonstone nell’isola di Al Marjan a Dubai e un altro a Marbella. Ed è stato appena firmato un accordo con Amexon Development Corporation per la costruzione di una torre residenziale chiamata Missoni Sky a Toronto.

Fonte: Il Sole 24 Ore