Miu Miu e Prada vestono gli avatar di Snapchat. India e Usa tra i primi mercati dell’app
Cinquanta dollari per rifarsi il look. Firmato Prada. Oppure Miu Miu. Con tanto di borsa iconica: la Small Galleria bag, nel primo caso, e la Wander bag, nel secondo. Sembra uno scenario impossibile, specialmente in un contesto in cui i prezzi del lusso sono lievitati del 20% in due anni, ma non lo è, a patto che si rimanga entro i confini di Snapchat, e quindi della realtà aumentata. Prada e Miu Miu, infatti, hanno collaborato con l’azienda tech per sviluppare un nuovo strumento: gli snapchatter potranno accedere a una selezione di look dei due marchi per personalizzare gli avatar Bitmoji – nel mondo ne sono stati creati più di 2,7 miliardi, mentre gli utenti attivi su Snapchat sono 443 milioni al giorno in tutto il mondo – e utilizzarli nel profilo Snap, nelle Lenti, nella Snap Map e negli Sticker.
La partnership tra Snap e il gruppo Prada è in corso da anni: «Abbiamo cominciato a lavorare insieme nel 2017, nell’epoca in cui il tool più diffuso erano le stories, ma nel 2021 abbiamo lanciato insieme la prima Lente Bag Try-On in realtà aumentata con la Galleria Prada bag – spiega Geoffrey Perez, global head of Luxury presso Snapchat – e con loro abbiamo fatto sempre un lavoro di stretta collaborazione, ci siamo stimolati a vicenda, sul fronte tech e creativo, con l’obiettivo di affrontare nuove sfide». L’audience di Snapchat è molto giovane – negli Stati Uniti l’85% degli esponenti della Gen Z tra i 13 e i 24 anni ha un avatar Bitmoji – e per i marchi del lusso la presenza sulla app è «un modo per costruire la propria identità di brand e la desiderabilità del proprio brand agli occhi di una clientela più giovane, che magari oggi non può acquistare il prodotto vero in negozio ma che, vestendo il proprio avatar con i capi o gli accessori del marchio aumenterà il proprio livello di conoscenza», continua Perez. «Negli ultimi anni i marchi del lusso hanno concentrato i propri investimenti nel tech per aumentare le vendite, finendo poi per mettere in atto strategie molto simili tra loro. Ma il lusso dovrebbe rappresentare il sogno e dovrebbero rimodellare il modo in cui vedono e usano gli strumenti digitali per creare esperienze uniche».
La sfida è diventare rilevanti anche in mercati non maturi, dove il potenziale è elevato. Il primo mercato di Snap è l’India, con 200 milioni di utenti attivi al mese (al 24 maggio 2023), che «negli ultimi due anni ha sorpassato gli Stati Uniti. È un mercato molto importante per la sua ampiezza e per le sue prospettive di sviluppo: «La popolazione indiana è molto giovane e se al momento l’app viene utilizzata per la messaggistica, e quindi per comunicare, in futuro crediamo utilizzerà anche altri strumenti». Come per esempio gli avatar.
Snapchat è stato fondato da Evan Spiegel, Bobby Murphy e Reggie Brown e ha costruito il proprio successo sull’applicazione della realtà aumentata alla messaggistica creando filtri (le Lenti) e poi permettendo agli utenti di creare i loro. Oggi dà modo agli Snapchatter di utilizzare anche l’intelligenza artificiale combinando ChatGpt (con input di testo) e Gemini Ai di Google (con le immagini). La società di Santa Monica, quotata al Nyse, ha chiuso il Q3 2024 con ricavi a 1,3 miliardi di dollari, in aumento del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e, nel medesimo trimestre, ha più che dimezzato le perdite nette a 153 milioni di dollari e registrat0 un Ebitda rettificato a 132 milioni contro i 40 milioni del Q3 2023.
Fonte: Il Sole 24 Ore