Mm chiude bene il bilancio 2023, nonostante il caro energia e materie prime

La partecipata di Milano Mm chiude il bilancio 2023 con ricavi pari a 308 milioni di euro (+3,2% rispetto al 2022) e un risultato netto positivo di 20 milioni, nonostante le sfavorevoli condizioni dei mercati energetici e finanziari che hanno inciso sulla struttura dei costi aziendali.

Dato positivo anche per l’Ebitda che cresce rispetto allo scorso anno (+39%), raggiungendo i 74,1 milioni di euro. Gli investimenti ammontano a 62,2 milioni di euro. Infine, la posizione finanziaria netta si è ridotta dai 240 milioni di fine 2022 ai 209,5 di fine 2023. Il patrimonio netto si attesta a 266,5 milioni di euro.

Mm Spa, società interamente partecipata dal Comune di Milano, ha 1.337 dipendenti. Si occupa prevalentemene del servizio idrico, poi di progettare e supervisionare la realizzazione di infrastrutture, gestire le case popolari oltre che di realizzare la manutenzione di scuole, verde urbano e impianti sportivi. Adesso è anche stazione appaltante per gli enti pubblici negli appalti di beni e servizi.

«Siamo soddisfatti per i risultati che emergono dal bilancio 2023 – ha dichiarato Simone Dragone, presidente di Mm – L’aumento del margine operativo lordo permetterà una maggiore e più efficace capacità di investimento». «Abbiamo approvato un bilancio molto positivo – ha aggiunto Francesco Mascolo, amministratore delegato – in un momento di crisi globale che ha visto l’incremento dei costi dei vettori energetici, delle materie prime e dei tassi d’interesse».

La Divisione Ingegneria ha salutato l’entrata in esercizio della tratta di M4 che collega l’aeroporto di Linate al centro città. Inoltre, ha conseguito l’aggiudicazione della gara per la M1, la prima linea metropolitana di Tel Aviv (85 km di lunghezza con 62 stazioni) ed è impegnata anche nello sviluppo di linee metropolitane e metrotranvie in tutta Italia (Napoli, Genova, Padova, Bergamo, etc.). Il 2023 ha visto il completamento della vasca del Seveso per proteggere la città dalle esondazioni.

Fonte: Il Sole 24 Ore