Mobilità sostenibile, ecco le colonnine elettriche made in Italy
L’azienda, come ha chiarito Cervini, «attualmente vende 5-6 mila colonnine al mese nell’ambito consumer, con numeri inferiori per il settore pubblico». Tra le varie colonnine proposte, la classica I-On (usata per il settore pubblico) e I-Con, per il mercato dei privati, con ingombri ridotti.
Ressolar
Nasce nel 1952 come Sober Gas, gruppo attivo nella realizzazione e gestione delle reti di gas metano. Dal 2006, con la nascita delle società Ressolar, Effepi Solar e Reset Solar, il gruppo sviluppa e realizza impianti per la generazione di energia elettrica.
Ressolar ha una divisione interna dedicata alla mobilità elettrica, Ress Mobility: come spiegato l’obiettivo è «svolgere ogni tipo di servizio richiesto nel settore, dall’installazione di unità alla fornitura di infrastrutture informatiche per la fruizione pubblica delle colonnine (App mobile), fino alla gestione parziale o totale di reti di ricarica per veicoli elettrici sul suolo pubblico».
«Abbiamo un accordo con Enel X Way – spiega Lorenzo Monti, project manager di Ressolar –. Dalla nostra applicazione Wroom si possono attivare le colonnine di Enel in tutta Italia. Noi siamo partiti dall’area di Bergamo, ma adesso stiamo installando molte colonnine a Milano, qualcuna anche a Venezia».
Monti traccia un quadro di un mercato in rapida evoluzione: «Da dicembre 2020 a dicembre 2021 siamo passati da 500 ricariche al mese a 2500 in un anno, prevedo lo stesso trend di crescita quest’anno. Le ricariche sono quintuplicate quindi sono cresciuti gli utilizzatori dei veicoli elettrici. I nostri dispositivi sono comodi e permettono di poter vedere, in tempo reale, la percentuale di ricarica del veicolo». In Italia però le infrastrutture sono ancora da migliorare: «Sì, è vero – conclude –. Rispetto a paesi come Germania, Francia e tutto il Nord Europa siamo ancora indietro. Però dei passi avanti sono stati fatti, sono fiducioso».
Fonte: Il Sole 24 Ore