Molteni, grandi progetti e sinergie di gruppo spingono ricavi e margini

Molteni, grandi progetti e sinergie di gruppo spingono ricavi e margini

Previsioni 2025 ancora positive

Su queste basi, il manager si dice cautamente ottimista anche per il 2025, che nonostante le tante incertezze a livello soprattutto internazionale, dovrebbe confermare un incremento a doppi cifra.

Non solo: «Abbiamo fatto anche un’importante lavoro sulle marginalità, sedendoci al tavolo e cercando di ottimizzare il più possibile le risorse di gruppo, non solo finanziarie e strumentali, ma anche e soprattutto umane – aggiunge Piscitelli -. Ci siamo guardati dentro e abbiamo fatto un grande sforzo per valorizzare quello che già abbiamo e riducendo al contempo gli sprechi. Questo ci ha permesso di aumentare nel 2024 la marginalità di gruppo del 35% rispetto all’anno precedente e puntiamo quindi a proseguire su questa strada anche nel 2025».

E poi c’è il capitolo investimenti, che per il gruppo di Giussano, nel cuore della Brianza, si traduce in circa 30 milioni di euro l’anno destinati a tre macro aree: la continua innovazione di impianti e macchinari (anche guardando agli incentivi legati a Industria 5.0); il nuovo sistema gestionale Erp, progetto almeno triennale; e il capitolo sostenibilità, che richiede investimenti non solo in processi produttivi di ultima generazione, ma anche nelle fasi di progettazione dei prodotti, tenendo conto dell’intero ciclo di vita dei mobili.

Nuovi negozi e grandi progetti

Sul fronte retail, nel 2024 Molteni&C ha aperto 13 nuovi monomarca, tra cui quelli di New Dehli, Shanghai, San Francisco, Wenzhou e Lagos: «Un bel traguardo – dice Piscitelli in riferimento a quest’ultimo -. Perché anche il contiente africano presenta aree molto ricche e dalle grandi potenzialità». Il 2024 ha visto anche l’apertura al pubblico, lo scorso 10 dicembre, del nuovo flagship store Molteni&C a Milano, in via Manzoni 9, che sarà inaugurato ufficialmente il prossimo aprile, durante la Design Week.

Per il 2025 la lista di aperture è altrettanto nutrita a partire dall’Europa (Praga e Budapest) per arrivare a Kuwait City, Tokyo, Wuhan e Chengdu, ma anche Scottsdale, Sidney e Auckland, Mumbai, San Paolo e Mexico City, che segnano un rinnovato dinamismo del Sud America.

Fonte: Il Sole 24 Ore