Mps, cda coopta 5 consiglieri: c’è Alessandro Caltagirone
Il cda del Monte dei Paschi ha cooptato oggi cinque consiglieri dopo l’uscita dei cinque indipendenti indicati dal Tesoro. Tra i cooptati ci sono Alessandro Caltagirone ed Elena De Simone, non indipendenti, e tre indipendenti: Marcella Panucci, Francesca Renzulli e Barbara Tadolini. La selezione dei nominativi, scrive la Banca, da parte del Comitato Nomine «è avvenuta a seguito di un apposito processo di interlocuzione con alcuni dei nuovi soci della Banca e con il supporto della società di ricerca Spencer Stuart. Il Comitato Nomine ha ravvisato l’opportunità di far svolgere detta interlocuzione al Presidente» Nicola Maione «in linea con la politica di dialogo con gli azionisti, nell’interesse della Banca e mediante un processo che possa essere sostenuto dall’azionariato in occasione della prossima assemblea chiamata ad esprimersi sulla conferma dei Consiglieri cooptati in data odierna».
Il secondo azionista della banca, Francesco Gaetano Caltagirone, con una quota di poco superiore al 5% del capitale, ottiene quindi due posti in consiglio. Oltre al figlio, Alessandro, infatti, c’è la cooptazione a Rocca Salimbeni di Elena De Simone, attuale presidente di Domus Italia spa (ex Vianini). La nota aggiunge che Mps procederà nei termini di legge alla verifica dei requisiti dei consiglieri cooptati, in ossequio alla normativa vigente. La nota della banca aggiunge che il Comitato parti correlate del cda è stato integrato con l’inserimento dei consiglieri Paola De Martini (Presidente) e Renato Sala che si aggiungono alla Consigliera Alessandra Barzaghi.
Barbara Tadolini, nuovo consigliere indipendente, è da alcuni anni presidente del collegio sindacale di Enel. Francesca Renzulli, avvocato, è attualmente General Counsel di Prima Assicurazioni e in precedenza nella stessa carica in Anima Holding. Marcella Panucci, avvocato, attuale consigliera del ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, è stata tra il 2012 e il 2020 Direttore generale di Confindustria.
Intanto il gruppo britannico Barclays si riaffaccia nel capitale di Banca Mps con una partecipazione indiretta del 5,01%. La segnalazione arriva dalle comunicazioni alla Consob sulle partecipazioni rilevanti. L’operazione porta la data del 18 dicembre. I diritti di voto riferibili ad azioni ammontano allo 0,75% del capitale e ci sono altre posizioni lunghe con regolamento fisico (4,21%) e in contanti (0,049%).
Fonte: Il Sole 24 Ore