Mutui prima casa: i tassi calano al 3,28% a ottobre
Calano i tassi di interesse per famiglie e imprese e questo grazie soprattutto agli ultimi tagli della banca centrale europea (Bce) e alle anticipazioni delle nuove decisioni della banca centrale. Come evidenzia l’ultimo bollettino diramato dall’Abi relativo al mese di ottobre 2024 il tasso medio per le nuove operazioni di finanziamento alle imprese è sceso al 4,60%, rispetto al 4,90% di settembre, mentre per l’acquisto di abitazioni, il tasso è calato al 3,28 per cento.
Questi trend suggeriscono un contesto favorevole per l’accesso al credito, anche il tasso medio totale sui prestiti sia stato del 4,61%. Come spiega l’Associazione i dati mostrano che, nonostante alcuni segnali positivi nella diminuzione dei tassi di interesse e nella raccolta, il contesto economico attuale presenta nuove sfide per il settore come il calo nei prestiti e la gestione dei crediti deteriorati.
Prestiti bancari e crediti deteriorati
Nonostante la diminuzione dei tassi di interesse, infatti, la perdurante incertezza del quadro economico ha portato comunque a un calo dei volumi di credito. A ottobre 2024 i prestiti a imprese e famiglie sono diminuiti del 2,0% rispetto all’anno precedente. In positivo va comunque letto il dato sui crediti deteriorati che in misura netta sono scesi a 30,9 miliardi di euro, dimostrando un miglioramento nella gestione dei rischi creditizi rispetto ai massimi del 2015.
Tassi di Mercato
Nei primi quattordici giorni di novembre 2024, come evidenzia l’Abi, il tasso Euribor a 3 mesi ha mostrato una media del 3,04%, in calo rispetto al 3,17% di ottobre, con una riduzione di 96 punti base rispetto al picco di ottobre 2023. Allo stesso tempo il tasso dei Bot a sei mesi ha avuto una media del 2,95%, con una diminuzione di 4 punti base. Anche il tasso Irs a 10 anni, importante per i mutui, è sceso a una media del 2,39%, mentre il tasso dei Btp a 10 anni è in aumento a 3,66%, con dinamiche dunque diverse tra i vari strumenti.
La raccolta bancaria
Ad ottobre 2024, il tasso sui nuovi depositi a durata prestabilita si è attestato al 3,14%, rimanendo superiore rispetto alla media dell’area euro. Come si legge nel bollettino Abi, questo rappresenta un incremento significativo rispetto al valore di giugno 2022. Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie ha raggiunto il 3,83%, evidenziando l’interesse crescente per gli investimenti bancari. Il margine (spread) tra i tassi sui nuovi prestiti e la nuova raccolta è sceso a 159 punti base, indicando una sempre maggiore competitività nel mercato del credito. Infine la raccolta indiretta ha mostrato un incremento notevole, con una crescita di circa 208 miliardi tra settembre 2023 e settembre 2024. I depositi a medio e lungo termine tramite obbligazioni sono aumentati dell’8,7%, continuando a evidenziare un trend positivo.
Fonte: Il Sole 24 Ore