Napoli designata Capitale europea dello sport per il 2026

Sarà stato l’effetto turismo,associato a quello del recente Scudetto conquistato dalla squadra partenopea dopo 33 anni, ma Napoli è stata designata Capitale Europea dello Sport 2026, superando l’altra città candidata, ovvero la spagnola Saragozza. L’ufficializzazione è arrivata oggi 17 novembre dal presidente di Aces Europe, Gian Francesco Lupattelli. Grande ovviamente la soddisfazione del sindaco Gaetano Manfredi, anche se restano molti problemi legati alle carenze degli impianti sportivi cittadini. La designazione però potrebbe fare da volano a un piano di interventi per ammodernare le strutture.

Il dossier

«Raggiungiamo un obiettivo nel quale abbiamo sempre creduto. La designazione di Napoli quale Capitale Europea dello Sport 2026 – ha infatti sottolineato Manfredi – è il riconoscimento della bontà del lavoro che stiamo portando avanti per la promozione del valore dello sport sotto l’aspetto della competizione e della capacità di creare comunità. La collaborazione di tutte le istituzioni sarà fondamentale per il rilancio dei nostri impianti, in maniera da farci trovare pronti all’appuntamento del 2026 che rappresenta una vetrina internazionale di grande prestigio per la nostra città».

«Quando scendiamo in campo vinciamo – ha inoltre dichiarato il sindaco -. Questo è un grande messaggio della forza della città che ha vinto con la sua storia, il suo talento, la grandissima immagine internazionale che ha conquistato, la cultura, l’umanità. Il nostro progetto dello sport come grande strumento di inclusione è piaciuto moltissimo a livello europeo e c’è stato un grande lavoro fatto dall’amministrazione insieme a tutto il mondo dello sport: dal Coni alle Federazioni e alle tante associazioni”.

I prossimi passi

Un progetto per cui il sindaco Manfredi ha avviato interlocuzioni con il ministro dello Sport, Abodi, e nei prossimi giorni vedrà il commissario straordinario di governo per Caivano, Ciciliano, perché è intenzione dell’amministrazione comunale coinvolgere non solo la città di Napoli ma tutta l’area metropolitana. «Adesso parte il lavoro – ha proseguito Manfredi – c’è tanto da fare e dobbiamo investire ancora di più sugli impianti sportivi, sulla loro fruizione e ci auguriamo anche che ci sia cooperazione con le altre istituzioni a partire dalla Regione e dalla Città metropolitana e coinvolgeremo gli altri comuni metropolitani perché vogliamo un grande sistema Napoli che guardi allo sport, ai giovani e all’inclusione». Per quanto riguarda la gestione degli impianti, Manfredi ha spiegato che «ora coinvolgeremo anche altri sponsor sia napoletani che nazionali e internazionali per fare in modo che questo progetto cammini con gambe solide e ci siano anche modelli innovativi dal punto di vista dell’uso e della fruizione dello sport in città».

Le reazioni

«Napoli Capitale Europea dello Sport 2026 sembrava una sfida impossibile e invece ora è diventata realtà – ha aggiunto l’assessore allo Sport Emanuela Ferrante -. Questo riconoscimento sarà uno stimolo a porre sempre di più lo Sport al centro delle decisioni strategiche dell’amministrazione comunale non solo per il suo valore sociale ed educativo, ma anche come elemento di richiamo di un turismo speciale e di qualità».

Fonte: Il Sole 24 Ore