Napoli, il piano antievasione da un miliardo parte bene: recuperati 115,5 milioni nel 2024

Napoli, il piano antievasione da un miliardo parte bene: recuperati 115,5 milioni nel 2024

«Abbiamo spiegato ai cittadini che il recupero dei tributi non pagati non è una vessazione ma una necessità per garantire il bene comune – dice Pierpaolo Baretta, assessore al Bilancio -, e hanno capito. Perché il risanamento dei conti è la premessa per migliorare i servizi».

Qualche cifra, scritta sempre nel nuovo preventivo, misura lo sforzo.

Rispetto a fine 2021 il debito del Comune di Napoli si è ridotto di 1,07 miliardi

Rispetto a fine 2021 il debito si è ridotto di 1,07 miliardi, il disavanzo di 557 milioni e le fatture commerciali arretrate, che tre anni fa valevano 371,2 milioni, oggi si fermano a 17,8 milioni. Il tutto condito da due dati abituali altrove, ma inediti a Napoli: i tempi di pagamento hanno raggiunto a dicembre i 30 giorni di legge, contro i 100 medi degli anni precedenti. E, appunto, il bilancio è stato approvato dopo un solo mese di esercizio provvisorio, fatto senza precedenti in città.

Su questa sorta di lezione riformista, che mostra quanto il lavorio su tabelle e meccanismi amministrativi possa essere più efficace degli slogan gridati in piazza e degli striscioni appesi ai palazzi, non mancano i pericoli.

A partire da una complessa diatriba sugli atti iniziali firmati da Napoli obiettivo Valore, la società di scopo del gruppo Engineering che è stata incaricata della riscossione. Il dossier è alla Cassazione, mentre qualche emendamento al Milleproroghe chiede di chiarire la questione. Ma «abbiamo l’interesse che i cittadini paghino le tasse – sostiene Baretta -, quindi siamo dalla loro parte perché tutto avvenga senza errori».

Fonte: Il Sole 24 Ore