Narcotraffico, Messico: almeno 30 bambini uccisi nella guerra tra gang

Narcotraffico, Messico: almeno 30 bambini uccisi nella guerra tra gang

Il ministro della Sicurezza del Messico, Omar García Harfuch, ha riconosciuto l’omicidio di quasi 30 bambini dall’inizio della lotta al cartello di Sinaloa, il 9 settembre, nell’omonimo Stato del nord-ovest del Paese, che da allora ha registrato oltre 800 omicidi in generale. «Le morti sono state causate da questi gruppi criminali», ha affermato Harfuch rispondendo nella conferenza stampa quotidiana del Governo. L’esecutivo di Sheimbaum attribuisce il fenomeno alla lotta tra le fazioni di Los Chapitos e Los Mayos dopo la cattura, avvenuta il 25 luglio negli Stati Uniti, di Ismael “El Mayo” Zambada, cofondatore del cartello, tradito da Joaquín Guzmán López, uno dei figli di Joaquín “El Chapo” Guzmán, che lo mise su un aereo per consegnarlo.

Il procuratore generale del Messico, Alejandro Gertz, ha riferito che dall’anno scorso sono state inviate agli Usa diverse richieste di estradizione per il narcotrafficante Ismael “El Mayo” Zambada e ha riferito che le persone coinvolte nella sua consegna alle autorità del Paese vicino sono indagate per sequestro di persona. Il funzionario ha affermato che dal 25 luglio sono state trasmesse quattro richieste e che fino ad oggi non è stata ricevuta nessuna risposta. «Abbiamo avviato una procedura di estradizione con le autorità statunitensi per questa persona, che ha lasciato il Paese contro la sua volontà e che ha tre mandati di arresto pendenti. È obbligo del governo messicano avviare il processo ed è obbligo del governo statunitense darci una risposta il prima possibile», ha affermato Gertz.

Fonte: Il Sole 24 Ore