Nasce Microsoft Ai Lab.: il nuovo programma per promuovere l’adozione responsabile dell’AI generativa

Nasce Microsoft Ai Lab.: il nuovo programma per promuovere l’adozione responsabile dell’AI generativa

Il nuovo progetto di Microsoft Italia, annunciato oggi nella House milanese, si traduce in un programma personalizzato per imprese, Pubblica Amministrazione, professionisti e studenti volto a promuovere le opportunità dell’Intelligenza Artificiale generativa non solo per le aziende pubbliche e private, ma anche per professionisti e studenti. L’obiettivo è massimizzare l’impatto positivo delle nuove tecnologie e sostenere un’adozione responsabile dell’AI generativa che sta trasformando il panorama competitivo globale, accelerando il cambiamento tecnologico, aprendo a nuovi scenari di crescita economica e sviluppo sociale.
Un cambiamento che si rende necessario, come certifica il recente studio di The European House – Ambrosetti con Microsoft Italia, che ha calcolato che un’adozione pervasiva dell’AI generativa può produrre, a parità di ore lavorate, fino a 312 miliardi di euro di valore aggiunto annuo, pari al 18% del PIL italiano. A parità invece di ricchezza prodotta, l’uso di strumenti di AI generativa possono liberare un totale di 5,4 miliardi di ore, che possono essere dedicate ad altre attività più strategiche e a valore.

Aziende che hanno già fiutato il potenziale. Secondo lo studio un’azienda su due ha già provato a utilizzare soluzioni di Ai e il 70% di coloro che le hanno testate dichiarano di aver ottenuto vantaggi sulla produttività. I vantaggi dell’AI generativa sono trasversali a tutti i settori: attualmente, il settore finanziario, manifatturiero e sanitario (e scienze della vita) sono i mercati più maturi nell’ambito dell’uso di Ai generativa e i processi aziendali che ne stanno traendo maggiori benefici, grazie a una più efficiente gestione di grandi quantità di dati, sono la R&S, la progettazione e la produzione e supply chain. Molte aziende, sicuramente le più strutturate, attraverso l’analisi dei dati hanno già cominciato ad utilizzare le Ai anche nel marketing strategico, come sistema di supporto nella creazione di strategie. Ma l’analisi dei dati in chiave predittiva è solo una parte del processo di automazione che verrà con l’introduzione della Ai generativa, che ha il sapore di una nuova terra di conquista.Per contro, tra le principali barriere per la piena adozione di queste tecnologie, vengono evidenziate per il 72% delle imprese quello delle competenze e una preoccupazione sugli aspetti di privacy, sicurezza e affidabilità. Preoccupazioni che, proprio grazie a iniziative simili a quelle di Microsoft, possono scomparire e lasciare spazio alla certezza che le Ai sono una chiave di volta per i processi aziendali, come evidenzia Vincenzo Esposito, Amministratore Delegato di Microsoft Italia: “Occorre supportare le imprese, i professionisti e gli studenti a orientarsi in questo nuovo scenario, aiutandoli a comprenderne le opportunità e il potere trasformativo, con una forte attenzione agli aspetti etici e allo sviluppo responsabile di queste tecnologie, fondamentale per una loro adozione in totale sicurezza e su larga scala. Per questo AI L.A.B. vuole offrire alle aziende l’opportunità di iniziare a testare l’AI generativa nella propria organizzazione e, insieme ai nostri partner, individuare scenari di adozione. Permette inoltre di diffondere le giuste competenze che servono per far cogliere al Paese le potenzialità dell’AI. Vogliamo aiutare l’Italia ad accelerare, è un’opportunità senza precedenti che non possiamo perdere”

.Programmi di formazione e assesment per aziende, professionisti e studenti

Tutti gli analisti sono d’accordo su un punto: per cogliere tutte le opportunità dell’Intelligenza Artificiale generativa, l’Italia deve accelerare sulla digitalizzazione delle imprese, con particolare attenzione alle PMI. In questo contesto, saranno cruciali, oltre all’infrastruttura tecnologica, gli investimenti in formazione e sviluppo delle competenze di professionisti e studenti. Il programma AI L.A.B. consentirà attraverso consulenze personalizzate di attività di assesment. implementazione di tecnologie avanzate e formazione in ambito Ai. Ma anche di individuare internamente gli scenari di applicazione dell’AI e sviluppare una roadmap di adozione responsabile con benefici tangibili in termini di crescita e produttività. Fondamentale in questo percorso, il ruolo dei partner di Microsoft, che hanno aderito al programma AI L.A.B. e che accompagneranno le aziende in tutte le fasi del programma.

Sono Accenture, AGIC Group, Almawave, Altitudo, Avanade, Avvale, Capgemini, Engineering, EY, Hevolus, Jakala, MESA, Porini/DGS, PWC, Reply, Prometeia e Trueblue, i primi partner a mettere a disposizione delle aziende servizi, competenze e risorse dedicate in tutte le fasi dei progetti.AI L.A.B. avvierà anche programmi di formazione pensati per i professionisti e studenti attraverso collaborazioni strategiche già avviate con ELIS, H-FARM e Talent Garden per guidare i professionisti nell’acquisizione di competenze tecniche e di business, necessarie a governare i nuovi processi abilitati dall’AI. In ambito Università e Ricerca, Microsoft Italia si propone di sviluppare sinergie con gli Atenei del nostro Paese per integrare all’interno dei percorsi di studio corsi specifici sull’Ai generativa e attività di ricerca sulle nuove tecnologie. I primi ad aderire con un Protocollo di Intesa è la Regione Puglia con i suoi principali atenei – Università degli Studi di Bari, Politecnico di Bari, Università di Foggia, Università del Salento, Università LUM Giuseppe Degennaro. L’accordo prevede l’introduzione nei corsi di laurea di seminari e laboratori specifici sull’Ai con il coinvolgimento di esperti Microsoft e dei partner, la collaborazione per progetti di ricerca, attività di formazione specifica sui temi dell’Intelligenza Artificiale anche per gli studenti provenienti da percorsi non-STEM. Obiettivo del Protocollo di Intesa è quello di supportare la formazione di profili professionali altamente specializzati, in grado di soddisfare i fabbisogni del mondo del lavoro e delle filiere produttive nazionali, attraverso la creazione di un hub di competenze e un network di imprese sul territorio per agevolare l’innovazione digitale e stimolare sinergie con le PMI locali, il mondo accademico e della ricerca.

Fonte: Il Sole 24 Ore