Nations League, in Ungheria chance per la nuova Italia: se vince va in semifinale

Nations League, in Ungheria chance per la nuova Italia: se vince va in semifinale

E così eccoci qua. Una domenica bestiale, come canta Fabio Concato, senza campionato di calcio. Liberi una volta tanto, grazie alla Nazionale, di farsi i cavoli propri senza dover saltare su Dazn per sapere cosa diavolo succede in un torneo in cui si comincia a giocare al venerdì e si finisce al lunedì sera. E poi la chiamano «giornata» disse ironicamente qualche anno fa Alfredo Provenzali, indimenticabile conduttore di Tutto il calcio minuto per minuto. È vero: al posto dell’attesa per il posticipo serale, c’è stata l’attesa per i risultati elettorali.

Intanto, in attesa di vedere come verrà rifatta l’Italia, Roberto Mancini sta cercando di rifare la Nazionale di calcio, uscita squassata dall’esclusione del Mondiali in Qatar. Bisogna dare atto al tecnico azzurro, dopo la seconda apocalisse calcistica, di aver lavorato bene. Comunque vada a finire lunedì 26 settembre sera alla Puskas Arena di Budapest abbiamo già in tasca la certezza di essere in prima fascia al sorteggio di Euro 2024, e se battiamo l’Ungheria chiudiamo il girone al primo posto e ci qualifichiamo per la final four di Nations League.

Diciamo la verità: è quasi un miracolo. Lo era già stato conquistare l’Europeo, nella notte magica di Londra, e lo è anche questa rinascita così repentina degli azzurri. L’essere ripartiti, con ragazzi ruspanti come Raspadori e Dimarco, riuscendo a precedere squadre come l’Inghilterra e la Germania, non è cosa da poco, anzi. D’accordo, venerdì 23 settembre a San Siro i leoni di Re Carlo III sono sembrati piuttosto spelacchiati. Forse anche non del tutto motivati. Però l’Italia con una squadra rinvigorita dalla sua meglio gioventù, li ha dominati concedendo agli ospiti solo un paio di conclusioni ben neutralizzate da Donnarumma, per una volta poco beccato dal pubblico di San Siro. Una bella Italia, insomma. Rieducata e ripulita dalle pigrizie dei vecchi santoni con la pancia piena.

Mancini ha avuto il merito di non guardare in faccia nessuno premiando la passione di un gruppo in crescita, orgoglioso di indossare la maglia azzurra. Giacomo Raspadori, 22 anni, autore con un gioiellino balistico del gol della vittoria, è solo la perla più lucente. Poi ci sono Scamacca, Dimarco, Cristante e il vecchio Bonucci, tornato ai suoi livelli abituali.

Il giallo di Ciro Immobile

Resta un problema: segniamo col contagocce. E anche se privi di Immobile, Tonali, Verratti e tanti altri, il problema per il momento resta. A questo proposito va segnalato un divertente «giallo» che ha avuto come protagonista Ciro Immobile. Il centravanti della Lazio, afflitto da un problemino muscolare che sembrava risolto, prima di partire per Budapest è stato però fermato alla Malpensa con il beneplacito di un comunicato della Federazione che ha certificato «dopo ulteriori accertamenti» l’indisponibilità dell’attaccante.

Fonte: Il Sole 24 Ore