Nautica di lusso, Bain: il fatturato aumenterà del 6% l’anno fino al 2030

Nautica di lusso, Bain: il fatturato aumenterà del 6% l’anno fino al 2030

La nautica di lusso continua a crescere. Il fatturato delle aziende che costruiscono yacht sopra i 24 metri è previsto in salita per i prossimi anni, «con un incremento del 6% l’anno», di qui al 2030.

A metterlo nero su bianco è uno studio di Bain & company che sottolinea come questo trend sia «spinto dall’espansione della base di clienti cosiddetti Uhnwi (che sta per ultra high net worth individuals)», cioè persone ad alto patrimonio netto, il cui numero dovrebbe aumentare, sottolinea il report, con un tasso di crescita medio annuo del 9%, tra il 2022 e il 2026, un’accelerazione rispetto al +4% registrato tra il 2017 e il 2022».

Insomma, sottolinea il documento, l’industria della nautica di lusso continua a essere fortemente trainata dalla domanda, che supera l’offerta e contribuisce a un costante aumento dei prezzi, sostenendo così la marginalità del settore. Questo trend «è alimentato da diversi fattori chiave. Da un lato, cresce la richiesta di personalizzazione e soluzioni su misura. Dall’altro, si registra una sempre maggiore preferenza per yacht di grandi dimensioni e a motore, posizionati nella fascia più alta del settore.

L’orderbook dei cantieri, spiega Andrea Alori, partner di Bain & company, «è in evidente crescita e si registra un costante orientamento del mix degli acquisti verso gli yacht a motore, rispetto a quelli a vela, che restano di nicchia. Le barche di lusso vengono considerate sempre più, dagli armatori, floating apartments, come fossero una seconda abitazione. Di conseguenza, sempre più architetti si avvicinano al mondo della nautica. E si registra anche una sempre maggior attenzione all’environmental friendly».

Il portafoglio ordini che i produttori di yacht hanno in pancia, prosegue Alori, «oggi è forse in uno dei momenti tra i più alti nella storia; questo anche perché i cantieri si sentono più sicuri della propria capacità produttiva, di riuscire a consegnare gli ordini nei tempi e con i costi promessi. Questo significa che accettano un numero di ordini maggiore. Del resto, negli ultimi anni, tutte le aziende del settore hanno investito sull’ottimizzazione della capacità produttiva, con accordi migliori nella supply chain, maturazione degli aspetti manageriali e consolidamento dei cantieri».

Fonte: Il Sole 24 Ore