nel 2024 chiuse 508 filiali”

nel 2024 chiuse 508 filiali”

Per la prima volta rimane senza sportello un comune con più di 20mila abitanti, in provincia di Caserta: si tratta di Trentola Ducenta. In prospettiva, dato che centri che hanno ancora più abitanti sono rimasti con un solo sportello, sembra verosimile che la taglia possa crescere ancora di più. Mugnano di Napoli che conta 35mila abitanti, è rimasto con un solo sportello, per esempio. Come anche Rivalta di Torino.

«L’accelerazione delle chiusure nell’ultimo trimestre del 2024, il peggiore da quando l’Osservatorio della Fondazione Fiba ha iniziato le sue rilevazioni, ci dice che le banche intendono continuare a comprimere i costi riducendo la loro presenza sul territorio – osserva il segretario generale della First Cisl Riccardo Colombani -. A preoccupare non è solo il numero dei comuni abbandonati, che si sta avvicinando alla metà del totale, ma anche le loro dimensioni.

Il processo di ulteriore concentrazione del sistema, che si profila con le operazioni annunciate nelle ultime settimane, potrebbe portare a breve, con le sovrapposizioni tra le reti fisiche sui territori, a riduzioni di costo basate su nuovi tagli di sportelli e servizi e ad una ulteriore contrazione dell’occupazione nel settore. Comuni sempre più grandi, in questo caso, vedrebbero chiudere anche l’ultimo sportello, con gravi disagi per le comunità e soprattutto per le persone fragili».

I cittadini e le imprese in comuni senza banca

Nel nostro Paese sono quasi 11 milioni, mezzo milione in più dello scorso anno, le persone che non hanno accesso alla rete bancaria fisica. Oltre 4,6 milioni (+ 6,5%) vivono in comuni totalmente desertificati, mentre quasi 6,3 milioni (+4,5%) in comuni in via di desertificazione, quelli con un solo sportello. Risulta in crescita, inoltre, il numero delle imprese che hanno la propria sede in comuni desertificati: sono 282.688, 18.834 in più rispetto al 2023.

La scarsa diffusione dell’internet banking tra gli anziani italiani

Mentre arretra la rete fisica, avanza quella delle filiali virtuali a cui fa ricorso circa il 55% degli utenti, un dato di oltre 12 punti inferiore rispetto al 67,2% della media Ue. «Non va dimenticato che l’utilizzo dell’internet banking in Italia resta modesto, a differenza di quanto avviene in molti Paesi europei. L’aumento che si è verificato negli ultimi anni – dice Colombani – non ha ridotto infatti il gap con la media dell’area euro, particolarmente accentuato nel caso delle fasce anziane della popolazione. In Francia l’impiego dell’internet banking tra le persone comprese tra 65 e 74 anni è del 56,3%, in Italia solo del 33,9%».

Fonte: Il Sole 24 Ore