Nel 2024 crescono a doppia cifra (+30%) gli investimenti in hotel

Nel 2024 crescono a doppia cifra (+30%) gli investimenti in hotel

Uno dei migliori anni dal 2000. Dal punto di vista degli investimenti il 2024 è stata un’annata record a conferma di come la destinazione Italia sia sempre più strategica sul mercato mondiale del turismo. Lo scorso anno sono stati investiti 2,1 miliardi (+30% rispetto al 2023) contro una media negli ultimi 10 anni di circa 1,65 miliardi. A beneficiarne sono state soprattutto le città d’arte come Roma, Venezia e Milano. La Capitale si conferma leader in attrattività con un volume di investimenti pari a 465 milioni di euro (22% del totale), seguita da Venezia con 353 milioni (17%) e Milano con 173 milioni (8%). Le destinazioni resort hanno rappresentato il 39% del volume totale degli investimenti, con un incremento dell’11% rispetto al 2023. Il lago di Como guida la classifica con il 30% del totale, spinto dalla vendita di hotel esistenti e progetti di conversione per sviluppare proprietà ultra-lusso. Altre destinazioni resort in evidenza sono la Sicilia (15%) e Forte dei Marmi (11%). È quanto rivela l’EY Italy Hotel investment report 2024 che segnala come una transazione alberghiera su due ha visto protagonisti investitori internazionali, prevalentemente europei e del Medio Oriente. Inoltre, il 51% delle transazioni sono state a valore aggiunto – ovvero sviluppi, conversioni e miglioramenti di hotel esistenti – confermando il trend degli ultimi 10 anni. Inoltre, il 2024 ha visto la rinascita degli operatori alberghieri come investitori attivi (39% del volume totale), principalmente guidati da player internazionali.

«I principali esiti emersi dal nostro report evidenziano come, nonostante le sfide economiche mondiali, il settore alberghiero italiano continui a dimostrare una notevole resilienza e attrattività per gli investitori – spiega Marco Zalamena, Head of Hospitality di EY in Italia -. In particolare, la crescita nel volume degli investimenti e il forte interesse per le destinazioni di lusso e resort confermano la solidità dei fondamentali del comparto. Il mercato ha infatti visto un’accelerazione delle transazioni nell’ultimo trimestre dell’anno. Guardando al 2025, le prospettive sono complessivamente positive, con un’ulteriore eventuale crescita attesa nel mercato grazie anche alla graduale riduzione dei tassi di interesse e all’aumento della domanda per destinazioni di lusso e progetti di sviluppo. Si prevede, inoltre, un aumento delle transazioni, in particolare nelle destinazioni urbane e nei settori del lusso e degli extended-stay». Al centro delle operazioni ci sono soprattutto le strutture di fascia alta, i 4 e 5 stelle. Questi ultimi hanno attirato il 45% degli investimenti mentre i 4 stelle un altro 44% pari al 54% delle camere passate di mano.

Non mancano le catene con un posizionamento intermedio, 3 e 4 stelle, che puntano con decisione sull’Italia. È il caso di B&B Hotels che vuole raddoppiare la presenza in Italia passando da 78 strutture a 150 entro il 2030. «Abbiamo cinque hotels in fase di costruzione che apriranno nei prossimi mesi – dice Liliana Comitini, Ceo di B&B Hotels Italia, Ungheria e Slovenia -. Il nostro obiettivo è arrivare entro il 2030 a 150 hotels che copriranno il territorio italiano e offriranno un’ospitalità sempre migliore, sempre più vincente, per un pubblico internazionale sempre più ampio»,

Fonte: Il Sole 24 Ore