Nel Padovano la prima Comunità energetica in una villa veneta

È già diventata la prima villa veneta energicamente indipendente. Ora si prepara a vedere nascere la prima Comunità energetica in cui sarà coinvolto un edificio storico del genere. Siamo a Villafranca Padovana, e la protagonista è Villa Durer, conosciuta anche come Villa Ca’ Dura, capofila di un percorso innovativo legato alle agevolazioni contenute nel PNRR.

Nei giorni corsi le sale dell’immobile seicentesco, dopo un intervento di ristrutturazione durato tre anni, sono state riaperte al pubblico in un evento organizzato da Ambico Group, per illustrare il progetto della nascente comunità energetica che arriverà a raggiungere circa 300 famiglie del territorio.

Il bando

«Abbiamo ottenuto la vittoria del bando della Regione Veneto per le comunità energetiche, quella che si presenta come un’opportunità da non perdere. A settembre vogliamo coinvolgere tutto il paese e fare risparmiare cittadini e imprese», spiega Jonathan Morello Ritter, proprietario della villa veneta “green”. «L’obiettivo è quello di autoprodurre e fornire energia rinnovabile a prezzi accessibili ai componenti della comunità, ma anche fornire benefici ambientali, economici e sociali. Per tutti ci sarà un risparmio sulla bolletta, visto che l’autoproduzione e la condivisione interna di energia tra i membri della comunità consentono di abbattere i costi».

Il progetto

La villa, sottoposto a un completo restauro, raggiunge ora un consumo energetico prossimo allo zero, un risultato ottenuto senza intaccare minimamente la sua architettura. Grazie ai 60kW dell’impianto fotovoltaico posizionato nelle vicinanze e con 120 kWh di batterie al litio, l’immobile è stato reso autosufficiente attraverso fonti rinnovabili. E ora, attraverso il bando della Regione Veneto, la sua potenza sarà messa in rete assieme ad altri impianti fotovoltaici, fino ad arrivare a 1MW e soddisfare il consumo energetico di 300 famiglie: così nasce la comunità energetica.

Per il sindaco Luciano Salvò «questo è un valore per tutta la comunità. L’intervento di restauro ha consentito di recuperare un immobile che appartiene alla storia del nostro territorio. In un certo senso fa da modello, perché dimostra che è possibile coniugare tradizione e innovazione tecnologica. Per decenni, transitando lungo quella strada l’ho vista chiusa e, per un periodo, disabitata: oggi, ritrovarla rimessa a nuovo e riqualificata non può che rallegrarmi. Attraverso la nuova comunità energetica che nascerà a breve avremo l’opportunità di far ricadere sui cittadini benefici importanti, all’insegna del risparmio e della sostenibilità» ha aggiunto il primo cittadino di Villafranca Padovana.

Fonte: Il Sole 24 Ore