«Niente affitti brevi ai turisti»: Lisbona chiede un referendum

«Niente affitti brevi ai turisti»: Lisbona chiede un referendum

Non vogliamo più che i turisti affittino appartamenti in centro. Questa il senso della petizione presentata da oltre 6600 cittadini di Lisbona, che chiedono un referendum per eliminare gli affitti brevi dal cuore della capitale portoghese, dove i costi legati alla casa hanno drammaticamente superato il potere d’acquisto, con i prezzi quasi raddoppiati in meno di dieci anni.

Come spiegano i promotori della petizione, «gli affitti brevi hanno fatto scomparire la maggior parte degli spazi abitativi dal centro di Lisbona: dobbiamo porre un freno a tutto questo».

Espulsi nell’hinterland dai prezzi folli

Ai 6600 residenti della capitale si sono aggiunti altri 4400 firmatari della petizione non registrati nell’anagrafe del Comune di Lisbona. Molti di loro vivevano nella capitale, ma ne sono stati di fatto “espulsi” per la folle corsa dei prezzi e sono finiti nell’hinterland. «Devi abbandonare la città che ami perché non puoi più permetterti di viverci», commentano con amarezza i promotori del referendum.

Le tappe del referendum

Il primo passo per cambiare la situazione è stato presentare ufficialmente la petizione in Comune, venerdì scorso. Ora il consiglio comunale è tenuto a esaminarla e, qualora la approvasse, il quesito dovrebbe passare al vaglio della magistratura per valutarne la costituzionalità.

Se tutto fila liscio, nella prima metà del 2025 si terrà un referendum che potrebbe cancellare il business degli affitti brevi per qualcosa come 20mila appartamenti della capitale lusitana.

Fonte: Il Sole 24 Ore