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“Noi e loro”, un dramma morale per riflettere
Un film con protagonista Vincent Lindon: basterebbe questa brevissima sintesi per suscitare interesse attorno a “Noi e loro”, nuovo film delle brave registe francesi Delphine e Muriel Coulin che vede lo straordinario attore transalpino (una sicurezza, ormai da tanti anni) nei panni di Pierre, un uomo rimasto vedovo che si è trovato a crescere i due figli da solo. Uno dei due sta per lasciare casa per andare a studiare a Parigi, mentre l’altro sta diventando sempre più schivo: affascinato dalla violenza, milita in gruppi estremisti di destra, l’esatto opposto dei valori che suo padre gli ha insegnato.
Tra i film più significativi del weekend in sala, “Noi e loro” è tratto dal romanzo “Quel che serve di notte” di Laurent Petitmangin, base letteraria per un prodotto dagli spunti estremamente contemporanei.
«Continuerei a voler bene a mio figlio se sviluppasse idee diametralmente opposte alle mie?»: sono partite da questa domanda Delphine e Muriel Coulin per strutturare questo dramma famigliare, molto realistico e credibile dal primo all’ultimo minuto.
Le due sorelle sanno il fatto loro e l’avevano già dimostrato con l’esordio “17 ragazze”, un film del 2011 incentrato su un ampio gruppo di adolescenti che rimangono incinte a breve distanza l’una dall’altra, e si erano poi confermate con “Voir du pays”, pellicola del 2016 con protagoniste due soldatesse.
Rispetto ai due titoli precedenti, si confrontano per la prima volta con l’universo maschile, attraverso un microcosmo famigliare privo di presenza femminile, dimostrando notevole sensibilità anche nel rappresentare le debolezze di un padre e dei suoi figli.
Fonte: Il Sole 24 Ore