Non solo Almasri, dal caso Caputi ai voli di Stato: perché Lo Voi è finito nella bufera

Non solo Almasri, dal caso Caputi ai voli di Stato: perché Lo Voi è finito nella bufera

Un documento dell’Aisi depositato agli atti di un procedimento potrebbe esporre il procuratore di Roma, Francesco Lo Voi, al rischio di un’iniziativa disciplinare del ministro della Giustizia, preceduta dall’invio di ispettori. Ma anche all’apertura, in ipotesi più remota, di una pratica di trasferimento per incompatibilità ambientale: in entrambi i casi, i provvedimenti verrebbero presi in esame dal Consiglio superiore della magistratura. Al momento non c’è nulla di deciso, anche se i riflettori sono accesi e al centro della questione c’è il fascicolo sulla vicenda Caputi, aperto a carico di alcuni giornalisti del ’Domani’ per rivelazione di segreto e nato per l’esposto fatto dal capo di gabinetto della presidenza del Consiglio, Gaetano Caputi. A creare malumori nel governo per una presunta violazione sarebbe stato l’inserimento di un documento dell’Aisi classificato come ’riservato’, che invece sarebbe stato messo a disposizione delle parti.

Il documento riservato depositato agli atti

Per quanto Lo Voi possa risultare corresponsabile di quanto accaduto, il fascicolo era nelle mani di un altro pm della procura capitolina e non si può ancora escludere che possa essersi trattato di un errore commesso in segreteria. Anche se l’infrazione – ovvero l’errata procedura sul documento – non dovesse configurare un reato grave, la sua natura ’colposa’ potrebbe comunque essere oggetto di valutazione del Csm. L’input però dovrebbe comunque arrivare eventualmente prima dal Guardasigilli, che per legge ha la facoltà di avviare un’iniziativa disciplinare nel caso ravvisasse una grave violazione di legge. Il primo step sarebbe quindi l’invio di ispettori del ministero a piazzale Clodio, per stilare una relazione. Solo dopo l’esito positivo di tali verifiche verrebbe coinvolta la Procura generale della Cassazione, con la richiesta di fissazione di una udienza davanti alla sezione disciplinare del Csm.

La tensione con il governo per l’avviso di garanzia alla premier

L’unico provvedimento con cui il Consiglio superiore della magistratura potrebbe invece agire di propria iniziativa sarebbe la richiesta di una pratica di trasferimento ad altro ufficio per incompatibilità ambientale, anche alle luce del clima di tensione che si è creato in questi giorni per la vicenda del generale libico Almasri, con l’avviso di garanzia comunicato alla premier e a tre ministri dal procuratore capo di Roma. Una mossa ben diversa sarebbe, invece, un esposto del governo contro Lo Voi alla procura di Perugia, la sede competente per le questioni che riguardano i magistrati del distretto di Roma, ipotizzando la violazione di segreto: atto finora mai annunciato ma che al momento non si può ancora escludere.

Il caso dell’uso sospeso dei voli di Stato

I casi giudiziari su Almasri e Caputi non sono gli unici ad essere finiti nel polverone di questi giorni. Tempo fa Francesco Lo Voi aveva fatto ricorso al Presidente della Repubblica e al Consiglio di Stato contro un provvedimento adottato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, il quale nel gennaio 2023 ha sospeso l’uso dei voli di Stato per il procuratore di Roma. Secondo il ricorso, Lo Voi avrebbe insistito con l’ufficio voli di Stato sostenendo, secondo documenti diffusi dal Tg1, che «l’uso del volo di Stato consente uno spostamento molto più rapido rispetto a quello dei voli di linea, evita la presenza dello scrivente in ambienti e situazioni di facile riconoscibilità personale (aerei e aeroporti) ed evita altresì l’impiego di personale di scorta». Ma Mantovano avrebbe risposto che «la maggiore rapidità del volo di Stato non è un argomento in sé decisivo se non per indifferibili esigenze di servizio» e sull’uso della scorta «lo scrivente cerca di incaricare il ’servizio voli’ di una comparazione economica tra il costo complessivo del volo di Stato senza scorta e quello del volo commerciale con scorta»

Fonte: Il Sole 24 Ore