Nordio sui giudici di Toti: «L’ordinanza non si capisce»

Dell’ordinanza con la quale il tribunale del Riesame di Genova ha confermato gli arresti domiciliari per il governatore Giovanni Toti il ministro Nordio che pure l’ha letta «con grande attenzione» non ci ha «capito nulla». Eppure «di recente ho anche riletto con grande attenzione la Fenomenologia dello spirito di Hegel e sono riuscito a capirla». Così il Guardasigilli Carlo Nordio durante il question time alla Camera.

Gli arresti domiciliari del governatore (sospeso) ligure permangono ormai dal 7 maggio, domiciliari protagonisti oggi alla Camera a partire dall’interrogazione di Maurizio Lupi (Noi Moderati) che ha chiesto sostanzialmente a Nordio di valutare «l’opportunità di disporre un’ispezione». «Ci ha stupito leggere le motivazioni del Tribunale del Riesame di Genova, con cui il presidente Toti è stato lasciato agli arresti domiciliari – ha detto Lupi -: siccome non avrebbe capito le motivazioni per cui è stato arrestato – cioè si è difeso diciamo noi – allora deve continuare a vedere limitata la propria libertà. Chiediamo oggi al ministro della Giustizia se questa sia una motivazione accettabile nel nostro Paese, rispetto ai valori della Costituzione. E se non sia il caso, ma lo dirà il ministro Nordio, di disporre un’ispezione».

Nordio non ha risposto direttamente ma si è detto convinto «che nessuna inchiesta può e deve condizionare la legittimità di una carica politica o amministrativa che è stata determinata dalla volontà popolare. Vi è un’assoluta indipendenza tra i due processi. Per quanto riguarda l’iniziativa del Csm, questo ha imposto al ministero il dovere di acquisire l’ordinanza del tribunale e quindi la conosciamo e l’abbiamo, non la posso né criticare, né commentare».

Fonte: Il Sole 24 Ore