Notai e Unhcr dalla parte dei rifugiati con un accordo che punta ad agevolare l’inclusione

Notai e Unhcr dalla parte dei rifugiati con un accordo che punta ad agevolare l’inclusione

Incentivare l’inclusione economica e sociale dei rifugiati in Italia e assicurare un’adeguata tutela dei loro diritti fondamentali. Sono questi gli obiettivi del memorandum sottoscritto lo scorso 30 novembre tra il presidente del Consiglio nazionale del Notariato Giulio Biino e la rappresentante dell’Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino, Chiara Cardoletti. Un accordo che, facendo seguito a una serie di interlocuzioni avviate negli anni con l’organizzazione, si inserisce nella cornice del Global Compact Onu e mette in moto una sinergia virtuosa. Con un pacchetto di misure finalizzate a garantire sostegno nel disbrigo di pratiche burocratiche farraginose e divulgare un’informazione accertata sul tema. Anche tra gli addetti ai lavori.

«Unhcr intercetta un bisogno fondamentale in un mondo che si trova quotidianamente a fare i conti con guerre e migrazioni di massa», spiega Biino. «Chi si sposta ha bisogno di un’assistenza concreta perché si trova sradicato dal proprio territorio, ospite di nazioni diverse e con usanze, religioni e costumi differenti. Questo il motivo fondamentale che ci ha spinto a formulare il protocollo d’intesa».

In cosa consiste l’accordo

Allineandosi agli obiettivi di sviluppo sostenibile (Esg) fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, il memorandum vuole agevolare l’integrazione a partire da una tabella di marcia precisa. Che, al primo punto, prevede la messa in campo di una attività di consulenza erogata dai notai su più fronti: dall’autentica di fotografia all’iscrizione anagrafica, passando per la predisposizione della documentazione necessaria a contrarre matrimonio o ad avviare il ricongiungimento familiare, richiedere la cittadinanza o il riconoscimento del titolo di studio.

«Tutte attività utili a raggiungere obiettivi minimali ma necessari per la vita quotidiana», aggiunge Biino, «e che abbiamo intenzione di svolgere con la modalità di corrispettivo più calmierata possibile». Non è tutto: sarà attivato anche un indirizzo mail dedicato a cui potranno rivolgersi gli utenti che necessitano di assistenza e le due parti lavoreranno, non solo alla definizione di iniziative di comunicazione congiunte, ma anche alla diffusione di materiale informativo multilingue sulle principali aree in cui i professionisti possono affiancare i rifugiati nei diversi step del percorso.

Uno scenario variegato nel quale il contributo del notaio può essere risolutivo. E non solo per i soggetti coinvolti in prima persona ma per tutto il sistema Paese. «Tra gli obiettivi della consiliatura che presiedo c’è quello di superare una serie di luoghi comuni che ci vedono impegnati solo in attività tradizionalmente considerate di competenza come compravendite o successioni e che, ovviamente, prevedono una parcella», aggiunge il presidente. «Credo però che la nostra prossimità alla popolazione e la riconosciuta capacità di tutela e rispetto della legge possano fare la differenza. Tanto in chiave più generale quanto rispetto a un’iniziativa come questa, mirata ad aiutare chi ha uno status giuridico definito».

Fonte: Il Sole 24 Ore