Nuova Sabatini, la novità dell’incentivo alla capitalizzazione

La misura beni strumentali (“Nuova Sabatini”) del ministero delle Imprese e del made in Italy sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware e software e tecnologie digitali.

Potenziali beneficiari

Possono presentare domanda le micro, piccole e medie imprese localizzate sull’intero territorio nazionale che operano in tutti i settori produttivi (con la sola esclusione delle attività finanziarie e assicurative) ma anche imprese estere che si impegnano ad aprire una sede operativa in Italia entro i termini previsti per la presentazione della richiesta di erogazione del contributo.

Oltre dieci anni di agevolazioni

La misura è stata istituita nel 2013, tramite l’articolo 2 del decreto-legge n. 69 del 21 giugno. È stata poi aggiornata tramite decreto interministeriale prima nel 2016 e poi nel 2022. La novità più recente che ha interessato la misura è stata introdotta quest’anno. Con il decreto-legge n. 43 del 19 gennaio è 2024 è stata infatti avviata la Nuova Sabatini Capitalizzazione, volta al sostegno della capitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese che intendono realizzare un programma di investimento.

Settori ammessi

Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione del settore inerente alle attività finanziarie e assicurative.

In che cosa consiste l’incentivo

La Nuova Sabatini prevede la concessione da parte di banche e intermediari finanziari – aderenti all’addendum alla convenzione tra il ministero delle Imprese e del made in Italy, l’Associazione bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti – di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo in conto impianti da parte del ministero rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti. L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing). Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare, deve essere: di durata non superiore a 5 anni; di importo compreso tra 20mila euro e 4 milioni di euro; interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

Fonte: Il Sole 24 Ore