Nuova vita per l’ex villa di Galan: da “residenza del Doge” a spazio per eventi culturali

Nuova vita per l’ex villa di Galan: da “residenza del Doge” a spazio per eventi culturali

Nuova vita per Villa Rodella a Cinto Euganeo (Padova): è l’immobile del XVI secolo che dal 2005 al 2014 è stato dimora di Giancarlo Galan, ex presidente della Regione Veneto fino a quando gli venne confiscata per diventare patrimonio dello Stato in seguito al processo per le tangenti del Mose (patteggiamento per corruzione a 2 anni e 10 mesi e multa da 2,6 milioni di euro).

La gara

Nella gara bandita dell’Agenzia del Demanio per la gestione del complesso – superficie di 13.600 m² con edificio su tre livelli, barchessa, chiesetta e vari fabbricati – erano state presentate due offerte. Il Centro nazionale sportivo Fiamma (fondato nel 1948, con sedi in Campania, a Roma e a Mestre) che ha proposto un canone annuo di 250 euro per 50 anni e la Fondazione Essenziale Ets (di Rovigo) che ha offerto un canone di 500 euro per 45 anni. A prevalere è stata la seconda. «Noi vorremmo semplicemente riaprire questo luogo, restituirlo alla società con attività di promozione culturale», ha anticipato la vicepresidente della Fondazione Beatrice Damiani alla Tribuna di Treviso, parlando di attività connesse al turismo sui colli Euganei con alcune stanze che saranno attrezzate per il servizio di b&b. La villa è in stato di abbandono: per i lavori di ripristino ci vorranno non meno di 100mila euro.

La storia della villa

Nella scheda del Demanio si legge che l’edificio, nome esteso Villa Pasqualigo Pasinetti Rodella, «edificato dal tardo Cinquecento», «originariamente fu di proprietà dei patrizi Pasqualigo, i quali, dopo una serie di rifacimenti secenteschi, la cedettero ai Pasinetti, anch’essi veneziani. Passò quindi alla famiglia padovana dei Rodella che intraprese un restauro con importanti rimaneggiamenti e un ampliamento. Venduta a un’asta giudiziaria nel 1999, è stata acquistata dall’allora governatore regionale Giancarlo Galan, al quale venne definitivamente confiscata nel 2014».

Galan: «Mi costava 5mila euro al mese»

«Faccio i miei auguri a chi la prenderà in gestione – ha detto l’ex ministro dei governi Berlsuconi al Corriere del Veneto – ci vogliono davvero tanti soldi. Solo manutenzione, pulizie, bollette e giardino, mi costavano oltre 5mila euro al mese» ha ricordato al Corriere del Veneto Galan che ha guidato la Regione Veneto per tre mandati (dal 1995 al 2010).

I danni e la riparazione

Prima di lasciare la villa erano stati staccati wc, camini, termosifoni e altro materiale interno ed esterno al manufatto con un danno per le stanze. La Procura di Rovigo, competente per territorio, aveva aperto un fascicolo per danneggiamento a carico di Galan e della moglie. Accuse che furono in seguito archiviate in quanto riconosiucta «una mancanza di dolo» e «un’evidente buona fede» della coppia.

Fonte: Il Sole 24 Ore