Nuova Volkswagen Tiguan in prova: il suv è connesso e plug-in con 100 km di autonomia (ma c’è ancora il diesel)

Nuova Volkswagen Tiguan in prova: il suv è connesso e plug-in con 100 km di autonomia (ma c’è ancora il diesel)

La Volkswagen Tiguan volta pagina non condividendo praticamente nulla con la precedente. Cambia fuori e dentro, si basa su un’architettura differente, è molto più connessa proponendo anche ChatGpt, ha tante tecnologie nuove e una gamma molto più elettrificata che, però, include anche motori a gasolio che continuano a piacere. Nel complesso, la Tiguan edizione 2024 trae ispirazioni tanto dalla rinnovata Golf 8 quanto dalle elettriche della gamma Id e, per di più, non offre la variante Allspace a sette posti, per lasciare spazio al suv Tayron con quella configurazione interna che dovrebbe arrivare il prossimo anno.

Volkswagen Tiguan, l’evoluzione parte dall’architettura

La nuova Tiguan si basa sull’architettura Mqb Evo della Golf 8 adesso adottata anche dalla nuova Passat Variant che ottimizza lo spazio interno, che consente l’adozione di motori diversi dalla precedente che in pratica sono quelli della Golf, di sistemi elettronici di ultima generazione che innalzano il dinamismo come la versione Pro dell’assetto adattivo, la sicurezza e l’assistenza alla guida. La gamma delle motorizzazioni per l’Italia prevede i turbodiesel Tdi di 2 litri con 150 cavalli e 193 cavalli, abbinato solo alla trazione integrale 4Motion, i mild hybrid con tecnologia a 48V eTsi Evo2 a benzina di 1,5 litri con disattivazione automatica di due dei quattro cilindri in alcune situazioni d’uso con potenze di 130 e 150 cavalli e, infine, le ibride plug-in con 204 e 272 cavalli. Queste ultime integrano nel cambio a doppia frizione con sei anziché sette rapporti come quello delle altre versioni un motore elettrico con 115 cavalli abbinato al motore eTsi di 1,5 litri che nel caso della variante meno potente eroga 150 cavalli, mentre in quello della più potente 177 cavalli. Entrambe adottano una batteria differente dalla Tiguan alla spina precedente poiché ha una capacità di 19,7 anziché 10,6 kWh, che promette percorrenze a emissioni zero fino a 100 chilometri, che si ricarica in due ore con corrente alternata a 11 kW e dal 10 all’80% in meno di mezzora con quella continua a 50 kW.

Volkswagen Tiguan, un po’ più grande e meno spigolosa

Il cambio generazionale spinge la lunghezza della Tiguan fino a 4,54 metri e l’altezza fino 1,64 metri, ma non muta né la larghezza di 1,84 metri né il passo di 2,68 metri. La linea è definita da un design basato su superfici arrotondate e stilemi che conferiscono una certa muscolosità all’aspetto, come i robusti passaruota. Nell’aspetto spiccano anche ispirazioni tratte dalle Volkswagen elettriche come gli accorgimenti che migliorano l’aerodinamica che danno come risultato un Cx che passa da 0,33 a 0,28 ed, eventualmente, optional come i fari Led Matrix Id.Light di seconda generazione con oltre 12.000 micropixel e la fascia trasversale in vetro  percorsa da Led che sostituisce la mascherina, che replica quella che percorre il portellone.

Volkswagen Tiguan, la rivoluzione è anche all’interno

Nell’abitacolo il design lineare dell’arredamento mette d’accordo la tradizione con la digitalizzazione. Quest’ultima si basa sul nuovo cockpit configurabile da 10,25” antiriflesso che evita di occultare la strumentazione sotto una palpebra e sul display centrale dell’infotainment leggermente rivolto verso il posto guida, che di base è da 12,9” ma a richiesta da 15” come sulla Id.7 elettrica. All’accoppiata si può aggiungere anche l’head up display. L’infotainment gira con il sistema operativo Mib4, ha un’interfaccia grafica chiara che propone scorciatoie per accedere in fretta ad alcune funzioni, integra l’assistente virtuale Ida che lavora in sinergia con ChatGpt, ma che come abbiamo notato provando la Id.7 ancora si intromette nei discorsi senza essere stata invitata. Questo display appoggia sulla poco pratica striscia con cui a sfioramento si gestisce la temperatura, mentre sul volante i tasti sono fisici così si evita di azionare involontariamente delle funzioni. Sulla consolle fra i sedili, orfana della leva del cambio spostato alla destra del piantone del volante come sulle Volkswagen elettriche, ci sono il rotellone con schermo Oled per gestire l’impianto hi-fi, le modalità di guida e le luci ambiente oltre che la piastra di ricarica per i device, a richiesta con due slot. L’interno ealizzato con materiali di qualità ospita adeguatamente quattro persone, perché il tunnel centrale è grosso e disturba chi siede dietro al centro . La Tiguan offre un bagagliaio con una capacità base che adesso va da 652 a 1.650 litri, ma che nel caso delle versioni plug-in spazia da 490 a 1.486 litri perché il piano di carico appoggia sul vano dove c’è la batteria agli ioni di litio.

Volkswagen Tiguan, come va la Tdi con 150 cavalli

L’elettrificazione avanza dappertutto ma i turbodiesel continuano a essere aggiornati e continuano a dire la loro. È questo anche il caso del 2 litri Tdi con 150 cavalli e 360 Nm di coppia della nuova Tiguan, che la spinge sino a 207 all’ora e a 100 orari in 9”4 a fronte di una percorrenza media di 18,5 chilometri con un litro. Passando dalle dichiarazioni ai fatti, al termine del nostro test su strade in pendenza dell’entroterra del sud della Francia e in autostrada nel computer di bordo abbiamo letto una media di oltre 16 chilometri con un litro, che non delude di certo le attese. La sua indole, tradita solo a freddo dalla tipica rombosità dei diesel, è adeguata alla mole e alla massa di 1.600 kg di questa Tiguan perché con la complicità del cambio a doppia frizione a sette marce risponde con tempismo alle richieste dell’acceleratore e offre spinte ai bassi e medi regimi che favoriscono l’elasticità. Insomma, in ogni situazione asseconda la gradevolezza della guida assieme al sano dinamismo della nuova Tiguan specie se dotata dell’assetto adattivo con ammortizzatori a doppia valvola che si sintonizza con le modalità di guida eco, comfort, sport, off-road e individual, con la quale si può tarare la rigidità in quindici differenti step. A prescindere da ciò, di base la Tiguan offre un buon confort generale.

Fonte: Il Sole 24 Ore