
Nuove navi per il gruppo Grendi nel 2025
Il gruppo Grendi, operatore logistico e di trasporto marittimo, punta a crescere nel 2025 sia sia quanto a flotta sia col prolungamento della concessione terminalistica a Cagliari. Lo hanno annunciato i vertici della società genovese (con terminal anche a Olbia e Marina di Carrara), presentando i risultati economici del 2024 e le previsioni per l’anno in corso.
Antonio Musso, ad di Grendi Trasporti marittimi e sua sorella Costanza, a sua volta ad di Ma Grendi dal 1828, hanno rivelato che dall’attuale flotta di tre navi ro-ro (per il trasporto di rotabili) nel 2025 uscirà una nave, che verrà sostituita da un’altra, a noleggio, più moderna e capiente. Ma arriverà anche un’unità per il settore portacontainer.
Unità portacontainer
È stata, infatti, creata una società chiamata Team (acronimo di Shipping transport and reliability) che offrirà, ha detto Antonio Musso, «una linea di trasporto container feeder per la distribuzione dei contenitori dal porto di Cagliari verso un network di porti limitrofi, con concentrazione su Sud Italia. Per questo progetto abbiamo in previsione di prendere nei prossimi mesi una nave portacontainer in charter portando a quattro le unità in flotta. Per poi salire a cinque, compatibilmente con l’andamento dell’attività».
«Come Mito (Mediterranenan intermodal terminal operator) – ha poi affermato – abbiamo presentato una nuova domanda di concessione per un periodo ventennale per il terminal del porto canale di Cagliati, dal momento che l’attuale concessione che ci è stata data nel 2021 aveva una scadenza quadriennale, cioè scadrà a luglio 2025».
Richieste concessioni più ampie
La concessione attuale, ha proseguito, «era per un periodo breve di prova, perché nel 2021, dopo l’uscita di Contship c’era da capire se sarebbe arrivato un operatore internazionale che potesse prendere tutto il vecchio terminal di transhipment. Oggi, a quattro anni di distanza non è avvenuto, quindi abbiamo presentato una domanda di concessione un po’ più “seria” perché 4 anni non è un periodo che permette pianificazioni e investimenti, e contiamo di ottenere una concessione anche un po’ più grande».
Fonte: Il Sole 24 Ore