nuovi impianti e prezzi skipass nelle migliori località italiane
Il paesaggio è imbiancato e da oltre una settimana c’è un rito che si replica dal Monviso alle Dolomiti: finalmente le condizioni meteo permettono ai cannoni di produrre ininterrottamente neve programmata che viene poi trattata con i gatti della neve per preparare le piste per le discese degli appassionati dello sci. Gli impianti a fune sono stati controllati mentre la maggiore parte del personale stagionale in queste ore sta entrando in servizio per prendendo confidenza con le procedure, le attrezzature, i macchinari.
Tutto deve essere pronto per il ponte dell’Immacolata quando come tradizione ci sarà il via alla stagione sciistica 2024/2025. Dal 5 o 6 dicembre progressivamente verranno aperte tutte le piste con impianti di risalita rinnovati e potenziati per ridurre al minimo le code. Perché a nessuno piace perdere tempo in coda e gli impiantisti vogliono creare le migliori condizioni per ore di divertito sulla neve mettendo in sicurezza un business che complessivamente vale 24 miliardi l’anno.
La mappa degli impianti
Aumenti in tour
Secondo le rilevazioni di Altroconsumo gli aumenti dello skipass biglietto giornaliero, ad esempio, vanno da un + 4,5% di Bardonecchia – che passa dai precedenti 44 euro agli attuali 46 euro – a + 16% di Courmayeur-Mont Blanc: per sciare sul comprensorio dell’esclusiva località valdostana si spenderanno quest’anno ben 65 euro, contro i 56 euro dello scorso anno. Seguono Carezza/Val di Fassa con un aumento del 14,8% con lo skipass giornaliero passa da 61 a 70 euro e diversi comprensori che registrano incrementi sul prezzo del biglietto dell’11,4% tra cui Sella Nevea, Tarvisio in Friuli; Vialattea in Piemonte. Il Trentino Alto Adige è la regione dove gli impianti di risalita costano più caro, non meno di 70 euro al giorno. Ma è in Friuli Venezia Giulia dove si registrano i rincari maggiori (mediamente + 11%), seguita dal Trentino Alto Adige (+8,5%).
Abbonamenti per risparmiare
I prezzi degli skipass quest’anno vedono aumenti contenuti, più o meno il linea con l’inflazione ma i meccanismi dei prezzi dinamici e la vendita online scontata dei ticket rendono un po’ più difficili i confronti. Secondo le rilevazioni di Altroconsumo il prezzo medio del giornaliero cresce del 4,1% e il settimanale da 5 giorni vede un +3,8%. In Lombardia, per esempio, c’è una nuova tessera Ski’n Lombardia che permette di sciare in tutti i comprensori con la modalità PayPerUse. Si scia liberamente in tutta la regione, attivando online l’abbonamento stagionale, senza fare code, e pagando solo per il tempo effettivo sugli sci fino al raggiungimento del costo dello stagionale. La rete si compone di 900 chilometri di piste e 300 impianti suddivisi nelle 27 stazioni sciistiche lombarde.
Fonte: Il Sole 24 Ore