O’Leary: «Il modello low cost non è finito, Ryanair l’unica a crescere in Europa»

È stato il primo in tempi non sospetti ad annunciare la morte del modello low cost. Oggi il ceo del gruppo Ryanair, Michael O’Leary ci ripensa: «E’ spazzatura» risponde a chi pensa che il settore sia maturo e non più in grado di fare profitti. Ma parlando di Southwest Airlines, la prima compagnia low cost al mondo, per anni un modello per la stessa Ryanair, ora sul punto di introdurre la premium economy e il pagamento dei trolley a bordo, dice: «Southwest? Non è più una low cost». L’occasione sono stati i report delle agenzie di rating che in estate hanno rivisto l’outlook per il settore delle compagnie low cost dopo i risultati finanziari in sofferenza dell’ultimo trimestre: Ryanair, ad esempio, ha accusato utili netti in calo del 46 per cento. Eppure, ribatte O’Leary, «siamo l’unica low cost che continua a crescere in Europa», spiega in questa intervista.

Mr O’Leary, quindi respinge l’analisi sul settore low cost sia al capolinea?
Non per noi: quest’anno prevediamo un aumento del traffico dell’8% a 200 milioni di passeggeri con una offerta in crescita del 15 per cento. Il calo delle tariffe del trimestre che termina a settembre dovrebbe attestarsi tra il 5 e il 9%, i dati finali li avremo soltanto alla fine del mese. Quindi, nonostante l’aumento del traffico prevediamo un calo degli utili che gli analisti stimano tra 1,5 e 1,7 miliardi di euro da 1,9 miliardi dello scorso anno, proprio a causa del calo delle tariffe. Ora la tendenza sta cambiando e nei prossimi mesi non avremo bisogno di ulteriori sconti per sostenere la domanda. Guardi che cosa succede alle altre compagnie: Wizz è ferma a causa dei motori, easyJet non sta crescendo per altri problemi. Noi al contrario continuiamo a crescere e quest’anno trasporteremo 15 milioni di passeggeri in più rispetto allo scorso anno. Quindi per quanto ci riguarda il modello low cost sta continuando a funzionare.

Intanto, un tribunale portoghese ha condannato Ryanair perché ha ritenuto illegale l’addebito di tariffe aggiuntive per i bagagli a mano. Come rispondete?
È soltanto un Tribunale distrettuale portoghese. Invece, la Corte europea si è già pronunciata su questo argomento sostenendo che le compagnie aeree sono libere di fissare il prezzo dei biglietti. Questo è quello che conta. I nostri biglietti restano competitivi e sono molto più bassi di quelli delle legacy carriers anche quando si aggiungono i bagagli.

Questa estate è stata pesante per i passeggeri che hanno dovuto subire da parte di tutti i vettori cancellazioni dei voli e pesanti ritardi, qual è la causa?

L’Air Trafic Control (ATC) ha una carenza di personale che pesa sulla gestione del traffico aereo: normalmente il controllo del traffico pesa sui ritardi tra il 5 e il 10% durante la stagione estiva. Quest’anno siamo arrivati a punte del 25-30%, un record. Intanto, le tariffe che le compagnie pagano all’ATC sono aumentate del 20%, mentre il numero degli addetti si riduce. Non è una questione di traffico eccessivo perché le movimentazioni intra-europee sono ancora al 95% rispetto al 2019, prima della crisi Covid.

Fonte: Il Sole 24 Ore