Oltre il taglio costi, le sfide per aumentare la produttività

Oltre il taglio costi, le sfide per aumentare la produttività

Intelligenza artificiale, gemello digitale, cybersicurezza e internet delle cose applicata ai processi industriali sono i principali ambiti dei progetti che le aziende hanno sviluppato all’interno di Made nel 2024. I temi diventano spesso trasversali a più settori, andandosi poi a declinare, secondo le esigenze aziendali, in tre ambiti: sostenibilità, competitività e produttività.

Sostenibilità

Fra i progetti incentrati sulla sostenibilità, spicca quello Arcelor Mittal, che nei suoi due stabilimenti, ad Avellino e Canossa, trasforma il coil, prodotto in altri stabilimenti del gruppo, in lastre sagomate e verniciate per l’industria del packaging, della costruzione e degli elettrodomestici. Con Made ha messo a punto un progetto per misurare i consumi energetici diretti e indiretti, delle materie prime e degli scarti per ogni lotto produttivo, per dare un’indica dell’effettivo impatto ambientale per singolo lotto di prodotto. In cinque anni i risultati attesi sono una riduzione dei consumi energetici e dei costi in entrambi i casi del 6 per cento.

Competitività

Per quanto riguarda la competitività, il progetto avviato dall’azienda Mectron prevede la creazione di un modello rappresentativo e predittivo della fluidodinamica di uno dei suoi prodotti. Il modello porterà a tagliare i costi di sviluppo fra il 30 e il 40% e a diminuire i tempi di risposta per il mercato fino al 40 per cento.

Sempre a tema competitività, è interessante il progetto di Sea Aeroporti, incentrato sul giornale di scalo (GdS), uno strumento essenziale negli aeroporti per mantenere traccia delle informazioni relative ai movimenti di aerei, passeggeri e merci durante le operazioni di scalo. Oggi la compilazione del GdS richiede un enorme lavoro manuale, che causa spesso errori e inefficienze. Sea sta sviluppando insieme a Made il primo giornale di scalo basato sull’intelligenza artificiale del settore. Una volta implementato, produrrà una riduzione del 30% del lavoro manuale, con la possibilità di riallocare delle risorse umane su attività a maggior valore aggiunto, una riduzione dei costi di gestione IT e degli errori, con segnalazione automatica delle anomalie agli operatori Sea, e l’automazione del processo di fatturazione, che incide per circa 330 milioni di euro all’anno.

Produttività

Per quanto riguarda la produttività, l’azienda Pietro Fiorentini, che realizza componenti, sistemi, servizi per il mondo dell’energia, è riuscita ad aumentare la capacità produttiva della propria linea del 40% e la produttività totale del 13 per cento. Inoltre, ha ottenuto una maggiore sicurezza degli operatori, una tracciatura completa del prodotto tramite interfacciamento con i sistemi informativi aziendali e una stima della carbon footprint del proprio processo di produzione.

Fonte: Il Sole 24 Ore