OpenAI rilascia o1, il suo primo modello con capacità di “ragionamento”

OpenAI rilascia o1, il suo primo modello con capacità di “ragionamento”

Il segnale lo ha lanciato Sam Altman con un tweet sibilino: “no more patience, jimmy”. E a stretto giro è stato ufficilizzato il lancio di “OpenAI o1”, una nuova serie di modelli di intelligenza artificiale con capacità di ragionamento, rilasciati per «risolvere problemi sempre più complicati» ha scritto la società.

Il nuovo “software” è capace di fornire «migliori risoluzioni di problematiche rispetto alle versioni precedenti della tecnologia. Questa rappresenta una early preview di questa serie che include o1-preview e o1-mini, su ChatGPT e nelle nostre API» è scritto nella nota diffusa dalla società di San Francisco.

Per OpenAI, 01 rappresenta un passo avanti verso il suo obiettivo più ampio di intelligenza artificiale simile all’uomo. In pratica, 01 fa un lavoro migliore nello scrivere codice e risolvere problemi complessi rispetto ai modelli precedenti. Ma a quanto pare è anche più costoso e più lento da usare rispetto a GPT-4o .

Secondo quanto riportato nella nota ufficiale, attraverso il processo di training «questi modelli imparano a rifinire il metodo di elaborazione attraverso l’utilizzo di varie possibilità e riconoscendo gli errori. Nei nostri test questi modelli si comportano come gli studenti dei dottorati alle prese con complesse questioni di fisica, chimica e biologia. Inoltre, abbiamo scoperto che i nuovi modelli riscontrano buoni risultati in ambito matematico e di coding».

La società di Sam Altman ha spiegato anche quelle che sono definite le “limitazioni” di questi modelli: «Essendo un modello preliminare» OpenAI 01 «non dispone ancora di molte delle funzionalità che rendono ChatGPT utile, come la navigazione sul web per la ricerca di informazioni o il caricamento di immagini e file. Assenti anche rilevanti feature nell’API come il supporto all’utilizzo di strumenti, la funzione di chiamata, lo streaming e la personalizzazione dei messaggi. Per molti casi più comuni, per ora GPT-4o rimane più funzionale».

Fonte: Il Sole 24 Ore