Ordini e stime in calo: Asml, gigante olandese dei chip, crolla in Borsa
Le azioni di ASML Holding sono crollate dopo un inatteso allarme sugli ordini e sulle vendite previste per il 2025. Una sorpresa negativa, amplificata dal fatto che la società, per un errore, ha pubblicato i risultati finanziari sul suo sito un giorno prima del previsto.
ASML è la più grande azienda tecnologica europea ed è il principale fornitore di macchine per la litografia, utilizzate per la produzione di semiconduttori. Tra i principali clienti la taiwanese TSMC, oltre a Intel, Samsung, Micron e SK Hynix. E nonostante le tensioni geopolitiche è ancora la Cina il suo mercato più grande, costituendo il 47% delle vendite nel trimestre.
Gli ordini nel terzo trimestre non sono andati oltre i 2,6 miliardi di euro, contro una stima media degli analisti sentiti da Bloomberg di 5,39 miliardi. Un rallentamento nell’industria dei semiconduttori ha ridotto la domanda per le macchine per la produzione di chip dell’azienda olandese. La società con sede a Veldhoven ha poi abbassato le previsioni riguardanti i ricavi del 2025, tra 30 miliardi e 35 miliardi di euro. Per l’anno prossimo, la società stima anche «un margine lordo compreso tra il 51% e il 53%, al di sotto della gamma precedentemente fornita, principalmente a causa del ritardo nella domanda di apparecchiature Euv», ha aggiunto Fouquet.
I risultati hanno causato un crollo delle azioni del 16% ad Amsterdam con una chiusura a 668,10 euro, il più grande calo dal 12 giugno 1998. L’effetto negativo si è diffuso a livello globale nel settore tecnologico, con le azioni dei produttori di chip statunitensi Nvidia e Amd che hanno perso rispettivamente il 4 e il 5%, Broadcom in calo del 3%. Il designer di chip Arm ha subito una flessione del 7,8%.
La capitalizzazione, intanto, è scesa a 266 miliardi, ma ASML resta quinta nel ranking del settore semiconduttori. Sebbene la domanda di chip legati all’intelligenza artificiale sia sostenuta, altri segmenti del mercato stanno «impiegando più tempo per ripartire» e quindi «la ripresa sarà più graduale del previsto e continuerà nel 2025, portando i clienti ad adottare una maggiore cautela», ha dichiarato il ceo Christophe Fouquet nella nota originariamente prevista per oggi. La società olandese intende pubblicare quanto prima una spiegazione sulla pubblicazione anticipata.
Fonte: Il Sole 24 Ore