Orologi, gli Stati Uniti e la fascia più bassa trainano le vendite di agosto

Orologi, gli Stati Uniti e la fascia più bassa trainano le vendite di agosto

Le esportazioni di orologi svizzeri hanno registrato un chiaro incremento anche in agosto. Nel mese l’export di segnatempo elvetici è stato di 1,74 miliardi di franchi (1,79 miliardi di euro al cambio attuale), il 14,7% in più rispetto a un anno prima. Nei primi otto mesi del 2022 le esportazioni rossocrociate sono state di 15,86 miliardi di franchi (16,35 miliardi di euro), in aumento dell’11,7% in rapporto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Stati Uniti, Cina e Giappone i primi tre mercati

Sia in agosto sia nel complesso dei primi otto mesi di quest’anno gli Stati Uniti si sono confermati come mercato numero uno. La Cina è ancora al secondo posto, con il segno positivo in agosto ma negativo negli otto mesi. Hong Kong ha il segno negativo sia nel mese sia nel periodo gennaio-agosto, scende dal terzo al quarto posto nel mese mentre mantiene il terzo posto negli otto mesi. Terzo posto mensile per il Giappone, in forte crescita; ancora sul versante asiatico c’è inoltre il progresso di Singapore. Passi avanti anche per i maggiori mercati europei; l’Italia ha il segno negativo in agosto, ma ha quello positivo per gli otto mesi e con il decimo posto resta nella top ten sia nel mese sia nell’intero periodo.

Questo, in cifre, l’andamento dei dieci maggiori mercati nel mese di agosto, in ordine di grandezza per l’export di orologi elvetici: Stati Uniti +23,2%, Cina +15,4%, Giappone +48,3%, Hong Kong -7,8%, Regno Unito +11,2%, Singapore +37%, Germania 12,7%, Francia +30%, Emirati Arabi Uniti -7%, Italia -4,1%. Quanto alla fotografia dei dati sull’andamento nella top ten nei primi otto mesi del 2022, questa fa emergere il segno negativo solo per Cina e Hong Kong, mentre tutti gli altri mercati principali hanno registrato il segno positivo: Stati Uniti +27,9%, Cina -15,6%, Hong Kong -11,3%, Giappone +18,8%, Regno Unito +26,2%, Singapore +24%, Germania +22%, Francia +31,6%, Emirati Arabi Uniti +13,6%, Italia +11,4%.

La crescita maggiore per la fascia sotto i 200 franchi

In agosto gli orologi svizzeri di gamma alta, con prezzo superiore ai 3 mila franchi, hanno registrato ancora una volta un incremento del valore dell’export, pari al 20,2% rispetto a un anno prima; c’è stato però questa volta anche un marcato aumento, pari al 44,2%, per gli orologi della gamma di base, con prezzo sotto i 200 franchi. Per la gamma medio-alta, con prezzo tra 500 e 3 mila franchi, l’incremento è stato del 4,4%, mentre per i segnatempo della gamma media, con prezzo tra 200 e 500 franchi, c’è stata una contrazione del 25,8%.

Risultati superiori alle previsioni

L’industria elvetica degli orologi rappresenta oltre il 50% del fatturato mondiale del settore ed esporta più del 90% della sua produzione. I dati sull’export forniti dalla Federazione dell’industria orologiera svizzera (Fh) sono quindi un indicatore di rilievo per l’intero settore. Dopo la caduta del 2020 dovuta alla pandemia, nel 2021 il polo elvetico dei segnatempo ha registrato un forte ripresa; le cifre dei primi otto mesi mostrano che il passo dell’export rossocrociato è rimasto buono. Considerando le tensioni geopolitiche e il rallentamento economico internazionale, i risultati i risultati raggiunti sin qui sono per alcuni aspetti superiori alle previsioni. Tra gli operatori del settore c’è cautela sulle previsioni per i prossimi mesi, ma resta un ottimismo di fondo sulla possibilità di chiudere il 2022 con un buon progresso annuale delle esportazioni.

Fonte: Il Sole 24 Ore