Orologi, prosegue l’aumento dell’export: +8,3% dall’inizio dell’anno
Non si ferma la marcia dell’export di orologi svizzeri. In ottobre c’è stato un nuovo incremento. Nel mese le esportazioni di segnatempo elvetici sono state di 2,39 miliardi di franchi (2,47 miliardi di euro al cambio attuale), il 5,1% in più rispetto a un anno prima. Per l’insieme dei primi dieci mesi del 2023 la cifra dell’export rossocrociato è di 22,09 miliardi di franchi (22,82 miliardi di euro), in aumento dell’8,3% in rapporto allo stesso periodo dell’anno scorso.
In ottobre sette dei dieci maggiori mercati hanno registrato il segno positivo, tre hanno invece archiviato flessioni. Questi i dati del mese per i mercati della top ten: Stati Uniti 378 milioni di franchi (+5%), Cina 273 milioni (+24,3%), Hong Kong 192 milioni (+17,4%), Regno Unito 158 milioni (+7,7%), Giappone 158 milioni (-2,7%), Singapore 142 milioni (-9,8%), Germania 114 milioni (-12,4%), Emirati Arabi Uniti 111 milioni (+20,5%), Francia 110 milioni (+6,2%), Italia 93 milioni (+2,7%).
Per quel che riguarda le gamme dei prodotti, quasi tutte in ottobre hanno registrato incrementi dell’export. La gamma di base, con prezzo inferiore ai 200 franchi, ha messo a segno un +17,4% in valore; la gamma media, con prezzo tra 200 e 500 franchi, ha avuto un +10,7%; la gamma medio-alta, con prezzo tra 500 e 3mila franchi, ha registrato una lieve flessione, dello 0,9%; la gamma alta, con prezzo sopra i 3mila franchi, dal canto suo ha avuto un +6,2%.
Guardando all’insieme dei primi dieci mesi di quest’anno, la fotografia è quella di dieci mercati principali tutti in crescita. Le cifre dei mercati della top ten per il periodo gennaio-ottobre 2023 sono queste: Stati Uniti 3,4 miliardi di franchi (+7,3%), Cina 2,3 miliardi (+9%), Hong Kong 1,9 miliardi (+25,5%), Giappone 1,4 miliardi (+5,5%), Regno Unito 1,4 miliardi (+8,2%), Singapore 1,3 miliardi (+3,7%), Germania 1,1 miliardi (+5,9%), Francia 1 miliardo (+9,5%), Emirati Arabi Uniti 1 miliardo (+12,6%), Italia 882 milioni (+11,2%).
Nonostante il rallentamento economico internazionale e nonostante la forza del franco che rende di fatto più cari i prodotti elvetici, il polo svizzero degli orologi mantiene un buon passo. L’incremento dell’export nella prima metà di quest’anno è stato ancor più consistente, ma le cifre sin qui archiviate per i mesi successivi rimangono soddisfacenti per le imprese rossocrociate. L’industria elvetica degli orologi rappresenta oltre il 50% del fatturato mondiale del settore ed esporta oltre il 90% della sua produzione. La Federazione dell’industria orologiera svizzera (Fh) indica come positiva la stabilizzazione della crescita dell’export ai tassi registrati in questi ultimi mesi. La sfida per il polo svizzero ora è mantenere questo passo anche nella prossima fase.
Fonte: Il Sole 24 Ore