Orsini: «Abbiamo bisogno di 100mila lavoratori in più, serve piano industriale per il Paese»

Orsini: «Abbiamo bisogno di 100mila lavoratori in più, serve piano industriale per il Paese»

In Italia «già oggi abbiamo bisogno di 100mila persone di forza lavoro in più, questo è un tema che per noi sarà fondamentale». A dirlo il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini. «Il problema della natalità non sarà solo un problema italiano, ma europeo. Il tema è che oggi 700mila persone vanno in pensione e abbiamo 400mila neonati», aggiunge Orsini intervenendo a un incontro di Forza Italia a Milano per la presentazione di un Piano industriale del partito per l’Italia e l’Europa.

«Serve un piano industriale, energia fondamentale»

 

«Serve fare un piano industriale per il Paese, il tema dell’energia è fondamentale per fare un piano industriale. Quello che mi interessa è che l’energia io la pagavo martedì 142 euro al megawattora e a gennaio dell’anno scorso 100 euro: questo interessa ai nostri imprenditori» ha detto ancora il presidente di Confindustria. «Ci preoccupa la situazione, sappiamo che l’automotive traina al ribasso, sono consapevole che siamo arrivati a 195mila macchine prodotte nel 2024, siamo all’anno 1957» ha aggiunto Orsini. E ancora: «Ovvio che un -2% nel 2023 e un -2,8% nel 2024 dell’industria ci preoccupa e ci preoccupa tanto, ma guardando all’export. Siamo consapevoli che la nostra industria ha esportato oltre 600 miliardi di prodotti: per arrivare all’obiettivo di 700 miliardi bisogna fare tante cose».

«Mini centrali nucleari nelle aziende»

 

«Ci candidiamo a mettere» le mini centrali nucleari di nuova generazione “nelle nostre aziende, se avete problemi con i sindaci: noi facciamo comunità energetica, perché per noi l’energia è fondamentale per tenere in piedi le aziende» ha detto Orsini rivolgendosi al ministro all’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto. «Siamo consapevoli che serviranno circa otto anni per arrivare ad avere energia nucleare disponibile» ha aggiunto il presidente di Confindustria.

Fonte: Il Sole 24 Ore