Orsini: dialogo con la Cgil ma togliere Jobs Act sarebbe un tuffo nel passato

 

«Sia Confindustria che il sindacato hanno una grande responsabilità per le sfide che ci aspettano e non possiamo esimerci da questo», dice il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, in un confronto con il leader della Cgil, Maurizio Landini, alla festa del fatto Quotidiano. «Io credo che con Landini ci sarà dialogo, ovviamente ci saranno battaglie ma credo che l’obiettivo sia quello di cercare dei punti di incontro».

Per Landini c’è «la consapevolezza di avere idee diverse”, ma “il dialogo è la ricerca di accordi: bisogna provare a risolvere i problemi, dare risposte”: la contrattazione «è lo strumento decisivo» anche per «una mediazione», bisogna «essere in grado di presentarsi alle forze politiche ed al Governo con delle proposte che rimettano al centro il lavoro».

Orsini: stop al Jobs Act tuffo passato

 

«Sul Jobs Act saremo separati» con il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, ha detto Orsini. «Per noi pensare di togliere il Jobs Act è fare un salto nel passato». Il leader degli industriali ha sottolineato che «oggi il gap domanda/offerta di lavoro è del 50% per l’industria, il costo della mancanza di offerta di persone va a 43 miliardi quindi per noi è ovvio che parlare» di abolire il Jobs act «è fare un tuffo nel passato» perché «è una misura che sta funzionando» e ora «dobbiamo concentrarci su come attrarre persone».

Fonte: Il Sole 24 Ore