Orsini: un piano per case a costo ridotto per giovani assunti

Case a prezzo ridotto per i neo assunti, per favorire la mobilità e rendere attrattivo il lavoro nell’ industria: è il piano su cui Confindustria si sta confrontando con il governo. «Spero che almeno la parte fiscale, che è un contributo che vale solo per il primo impiego sia sia già nella legge di bilancio di quest’anno», ha detto il presidente di Confindustria Emanuele Orsini parlando parlando alla kermesse ’La Piazza, il bene comune” organizzato da “Affari Italiani” a Ceglie Messapica (Brindisi). Sul piano, che prevede anche la possibilità di recuperi urbani, c’è già un tavolo con due ministeri – il Mimit e il Mef – e con banche, assicurazioni, fondi immobiliari e Cdp.

Orsini: un piano per case a costo ridotto per giovani assunti

Il tema è stato affrontato parlando della necessità delle imprese di essere attrattivi. Servono «alloggi in un costo sostenibile – ha detto Orsini – non solo per chi viene dall’estero, ma anche per chi si trasferisce da una città all’altra. Abbiamo iniziato a chiedere e a parlare con il governo, e anche con il segretario del partito democratico». Il progetto ha una parte più fiscale «perchè mettere a terra un piano edilizio richiederebbe 2-3 anni». Ma anche progetti di rigenerazione urbana, come si sta pensando di fare in alcune aree della città di Parma. «Pensiamo che si possano dare affitti calmierati che non superano i 500 euro, che sono attorno al 25% del salario – ha aggiunto Orsini – e per farlo stiamo costruendo garanzie con banche, fondi pazienti, Cdp, i nostri fondi immobiliari, assicurazioni. Poi stiamo mappando il territorio». Per le industrie – ha spiegato Orsini – si tratta di un investimento ma se si avvia una linea di credito per questo si rischia di non averla per la produzione: da qui la necessità di coinvolgere anche attori finanziari.

«Dobbiamo ricominciare a parlare di nucleare»

Il leader di Confindustria ha parlato anche di energia. E lo ha fatto sottolineando la necessità di «aumentare l’autonomia energetica di Italia. Ben vengano quindi le fonte rinnovabili, ma il mix di fonti energetiche è la via». Ecco perché «abbiamo, senza se e senza ma, ricominciare a parlare di nucleare, perché se ne iniziamo a parlare oggi noi saremo pronti fra 11-12 anni». Anche ospitando «microreattori nelle nostre imprese»

«Stop al motore endotermico è una decisione miope»

Dal palco di Ceglie Messapica il presidente di Confindustria Emanuele Orsini non ha nascosto la sua preoccupazione per la guerra sui dazi. E ha detto la sua sulla stop ai motori endotermici entro il 2035 voluto dalla Commissione europea: «Penso sia una decisione miope, perché pregiudica le neutralità tecnologiche dei singoli paesi. E noi nel motore endotermico siamo ovviamente dei leader»

Fonte: Il Sole 24 Ore