Oscar: Oppenheimer di Christopher Nolan trionfa con 7 statuette

La statuetta per la miglior sceneggiatura originale al thriller processuale francese Anatomia di una caduta di Justine Triet, mentre quella per la miglior sceneggiatura non originale a American Fiction, esordio di Cord Jefferson che è stata una delle grandi sorprese della stagione dopo la vittoria del premio del pubblico al Festival di Toronto dello scorso anno.

A Godzilla minus one il premio migliori effetti visivi.

L’Oscar per il miglior corto documentario è andato a The last repair shop di Ben Proudfoot e Kris Bowers. 20 days in Mariupol è invece il miglior documentario. il film di Mstyslav Chernov con Michelle Mizner e Raney Aronson-Rath, racconta i primi giorni dell’invasione russa in Ucraina e l’assedio e la distruzione della città di Mariupol due anni fa. Mstyslav Chernov ha detto che non avrebbe mai voluto girare il film, con cui ha vinto per il miglior documentario. “Vorrei che la Russia non avesse mai attaccato l’Ucraina, che non avesse mai occupato le sue città e non avesse ucciso decine di migliaia di ucraini. Non posso cambiare la storia, ma tutti noi, tutti assieme possiamo far in modo che i fatti siano riconosciuti e che la verità prevalga”, ha detto. Chernov, giornalista Associated Press, era rimasto bloccato con i colleghi sulla linea del fronte a Mariupol quando è cominciata l’attacco russo.

Trump

Verso la conclusione della serata, Kimmel ha invece fatto un paio di battute al vetriolo su Donald Trump, che aveva fortemente criticato la sua conduzione: il presentatore ha ringraziato l’ex presidente per aver seguito la serata, ma poi ha chiuso chiedendogli se non fosse troppo tardi in prigione per essere ancora davanti alla televisione.

Rai

Infine una nota a margine per la serata che è tornata in Rai con la conduzione del giornalista Alberto Matano. Ospiti in studio, fra gli altri, Gabriele Muccino, Claudio Santamaria, Claudia Gerini e la giornalista Paola Jacobbi. Commenti scontati e interventi più che prevedibili hanno caratterizzato questa diretta italiana davvero stanca. E’ vero che il film favoritissimo Oppenheimer lasciava poco spazio alle sorprese, ma se si eccettuano i pochi commenti di Santamaria sul film Barbie, e l’apparizione di Stefania Sandrelli, tutto il resto è stato noia.

Fonte: Il Sole 24 Ore