Ospiti internazionali per disegnare i nuovi scenari del mondo

Ospiti internazionali per disegnare i nuovi scenari del mondo

Sarà, come di consueto, ricca di appuntamenti e con un parterre di esperti e relatori del più alto livello internazionale, l’edizione numero XX del Festival dell’economia di Trento, organizzata dal Sole 24 Ore e da Trentino marketing, promossa dalla Provincia autonoma con il comune di Trento e l’Università della città (dal 22 al 25 maggio). L’obiettivo è superare il successo del 2024, l’edizione dei record con 330 eventi e 40mila presenze.

Il tema, tra quelli che affollano il dibatto della geopolitica attuale, è probabilmente il più determinante: “Rischi e scelte fatali. L’Europa al bivio”. La presidenza Trump, le due guerre ai confini, la russa-ucraina e quella di Gaza, dimostrano che solo una nuova centralità dell’Europa può bilanciare gli equilibri globali. Un’Europa che riacquisti influenza e ridisegni il suo ruolo tra gli Stati Uniti e la Cina, la Russia, l’India e i new comer dello scenario globale, primo fra tutti l’India.

Quando a Trento inizierà il Festival, ci saranno già state le elezioni in Germania. Si potrà approfondire il ruolo delle nuove destre, abbiano vinto o perso. Si potranno analizzare le ricette economiche per portare Berlino fuori dalla recessione e farla ridiventare il motore della vecchia Europa. Assieme alla Francia, alle prese con le sue alchimie per dare al Paese un esecutivo stabile. Quale sarà il ruolo dell’Italia? Riuscirà Roma, forte di una stabilità di governo trovata per la prima volta nella sua storia, a guadagnare un ruolo da protagonista come interlocutore privilegiato di Trump?

Questo sarà il filo conduttore del Festival che andrà ad analizzare in profondità tutti i temi collegati. L’agenda degli appuntamenti sarà fittissima e gli esperti coinvolti saranno i protagonisti del dibattito globale. Naturalmente, avranno un ruolo di primo piano tutti i commentatori e gli analisti del Sole 24 Ore. L’apertura del Festival, come nel 2024, sarà di monsignor Gianfranco Ravasi, presidente emerito del Pontificio consiglio della cultura. Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano con delega per i rapporti con la Cina, darà un quadro del ruolo di Pechino negli scenari globali. Giovanni Tria, già ministro dell’Economia e delle finanze, Marco Fortis, direttore della Fondazione Edison, Donato Masciandaro, professore di Regolazione finanziaria all’Università Bocconi e Sergio Fabbrini, direttore della School of management dell’Università Luiss, analizzeranno il quadro economico-finanziario di contesto, italiano ed europeo. Davide Tabarelli, direttore di Nomisma energia e commissario dell’Ilva di Taranto, inquadrerà l’impatto delle dinamiche energetiche nello sviluppo delle relazioni internazionali.

In tema di scenari globali, confermata la collaborazione con l’Ispi, l’Istituto per gli studi di politica internazionale, diretto da Paolo Magri, mentre l’ex presidente della Commissione europea Romano Prodi e Giulio Tremonti, presidente della commissione Esteri del Senato, daranno un quadro istituzionale dei rapporti dell’Italia e disegneranno scenari globali. Carlo Ratti, architetto e professore al Mit di Boston, entrerà nel merito di ambiente e abitare.

Fonte: Il Sole 24 Ore