Otto anni fa dramma di Rigopiano: serve prevenzione
Otto anni fa una valanga uccise 29 persone, ospiti dell’Hotel Rigopiano di Farindola, in Abruzzo. Otto anni dalla tragedia del 18 gennaio 2017 e l’Abruzzo si è fermato per ricordare chi in quel disastro ha perso la vita. Nel corso della cerimonia ufficiale dell’ottavo anniversario la commozione era palpabile. Oltre al ricordo di chi non c’è più, l’anniversario è stata un’occasione per ribadire l’importanza della prevenzione, affinché tragedie del genere non accadano ancora.
La cerimonia spostata a Farindola per il maltempo
La cerimonia, organizzata dal Comitato vittime di Rigopiano, si sarebbe dovuta svolgere dove un tempo sorgeva l’hotel, ma non c’erano le condizioni di sicurezza a causa delle avverse condizioni meteo. Così l’intera celebrazione è stata spostata a Farindola, all’interno della chiesa di San Nicola Vescovo, dove si è svolta la funzione religiosa. Poi nel sagrato i familiari delle vittime hanno fatto volare dei palloncini bianchi in ricordo di chi non c’è più sulle note de ’Il Signore delle cime’ da parte del coro Pacini di Atri. Presenti, tra gli altri, il sottosegretario del Ministero dell’Interno, Emanuele Prisco, il Capo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, Eros Mannino, il Prefetto di Pescara, Flavio Ferdani, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro.
Le fasce tricolori di Mattarella e Meloni
In occasione dell’ottavo anniversario della tragedia di Rigopiano il prefetto di Pescara Flavio Ferdani e il sottosegretario del ministero dell’Interno Emanuele Prisco hanno consegnato al Comitato parenti delle vittime due fasce tricolori, una della presidenza della Repubblica, l’altra della presidenza del Consiglio dei ministri. La consegna è avvenuta durante la cerimonia di commemorazione. «È un dovere per noi essere presenti qui in rappresentanza del governo – ha detto Emanuele Prisco – per ricordare una tragedia che ha scosso un Paese intero e che ci ricorda quanto sia importante la prevenzione su un territorio fragile come quello dell’Italia. Il nostro impegno è costante anche per onorare queste vittime per adottare misure sempre più efficaci affinché tragedie del genere non accadano mai più».
La prevenzione al centro della giornata
Al centro della giornata anche il tema della prevenzione. Lo ha detto lo stesso Emanuele Prisco, che ha parlato dell’impegno nell’«adottare misure sempre più efficaci affinché tragedie del genere non accadano mai più». Per Marsilio, «è importante rinnovare l’impegno solenne a fare in modo che non accada mai più quello che purtroppo è avvenuto otto anni fa». E lo ha detto, in una nota, anche il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, per il quale la morte di quelle 29 persone «deve indurre tutti a riflettere sul valore della prevenzione nella Protezione civile, perché spesso le sciagure sono anche frutto dell’egoismo e della distrazione dell’uomo».
Di Michelangelo: la Cassazione ha detto che le persone potevano essere salvate
che Cerimonie si sono svolte anche a Montesilvano, nel giardino di via Nilo intitolato alle vittime della tragedia, e a Chieti, nel monumento dedicato. Proprio da Chieti, Alessandro Di Michelangelo,«fratello di Dino, il poliziotto che nel crollo perse la vita insieme alla moglie Marina Serraiocco, sottolinea che «la Cassazione ci ha detto che il 18 gennaio del 2017, 29 persone potevano essere salvate, oggi non saremmo qui, nessuna mamma, nessun padre, nessun fratello, nessuna sorella, nessun figlio avrebbe dovuto piangere otto anni come hanno fatto».
Fonte: Il Sole 24 Ore