Ovs lancia il denim premium. E Les Copains è pronto al debutto
Una collezione di denimwear innovativo, curata dal guru del jeans Adriano Goldschmied. Una collaborazione di lungo termine, pensata per dare un’opzione premium ai clienti di Ovs che sono sempre più interessati ad acquisti di fascia più alta. Per arricchire un segmento che già ha un ruolo chiave nel business dell’azienda: «Ovs realizza e vende ogni anno circa sei milioni di jeans – spiega il ceo Stefano Beraldo – è un asse portante della nostra offerta merceologica e credo che Ovs assorba il 10% del mercato italiano del denim. Insieme ad Adriano Goldschmied vogliamo aumentare ulteriormente la qualità del nostro denim . Con lui raggiungeremo punte di sperimentazione più evolute, non solo di contenuto moda ma anche in termini di sostenibilità».
Focus sostenibilità per il denim
La collaborazione è partita ufficialmente con la collezione autunno inverno 2023/24, in store a partire dalla fine dell’estate, con modelli da uomo e da donna. Ma ha un respiro più lungo: «Con Ovs è stato un incontro magico e un matrimonio naturale – ha spiegato Adriano Goldschmied – e personalmente ho voluto accertarmi di persona della capacità e della strategia di Ovs in termini di sostenibilità, qualcosa che secondo me dovrebbe essere parte naturale dell’offerta. Sono contrario a iniziative tipo capsule sostenibilità che servono a coprire le magagne; noi abbiamo scelto una politica “a piccoli passi”: ogni jeans è realizzato con un 10% di prodotti riciclati che sembra una percentuale bassa, ma non è affatto banale da raggiungere». Tra questi piccoli passi menzionati da Goldschmied c’è anche un intervento importante sulle tinture: «L’indaco è un colore dalla storia lunghissima, forse il primo conosciuto, ma il ciclo di produzione chimica lascia segni indelebili sull’ambiente. Così abbiamo cercato un prodotto che potesse sostituire l’indaco senza però essere nocivo». Il prodotto in questione – in esclusiva a Ovs per il mercato italiano per le stagioni inverno 2023 e primavera 2024 – si chiama Blu Infinity ed è una tintura ideata dalla società pakistana Crescent Bahuman e permette un risparmio nell’ultilizzo di acqua pari al 62%. «L’obiettivo è quello di trainare Ovs verso una clientela che conosce il prodotto, sa quello che vuole e non andrebbe ad acquistare un modello più classico».
Obiettivo: aumentare i marchi premium
Quello in cui si inserisce il nuovo progetto denim è secondo Beraldo «un percorso che facciamo cercando migliori competenze che hanno voglia di imbarcarsi in una storia con noi». E quello verso la sostenibilità è un cammino lungo e complesso: «In azienda abbiamo una persona che si occupa di studiare l’evoluzione della normativa europea sulla sostenibilità che sta cambiando». Sulle possibili trasformazioni green di Ovs Beraldo non ha dubbi: «Ci stiamo allontanando il più possibile dal fast fashion. Il second hand? Ci stiamo pensando e anche se credo che abbia senso soprattutto nel bambino, penso che sia meglio fare abiti che durano piuttosto che attrezzarci per rivendere capi usati».
Sul futuro di Ovs Beraldo ha le idee chiare: «Ci muoviamo verso un modello ibrido, in cui abbiamo una serie di marchi diversi – alcuni di nostra proprietà e altri prodotti e distribuiti da noi: da Gap a Everlast fino a Piombo – così da avere un’offerta sempre più ricca che può incontrare la». Secondo il ceo i clienti di Ovs sono cambiati molto e si stanno orientando sempre di più verso i marchi premium: «Lo scontrino medio si sta alzando e abbiamo l’evidenza che tutti i nuovi clienti registrati gli iscritti al programma fedeltà,ndr) spendono il 30% in più e la quota di persone che acquista almeno un capo Piombo è il 20% in più rispetto ai vecchi clienti». Piombo, che oggi rappresenta il primo marchio per fatturato per Ovs, ha anche di recente imboccato la via dell’internazionalizzazione con aperture a New York e Madrid.
Stefanel cresce in Germania e Les Copains debutta ad agosto
Il gruppo sta lavorando anche allo sviluppo di progetti premium fuori da Ovs, come Stefanel e Les Copains. «Stefanel sta andando bene, abbiamo circa 100 negozi in tutto il mondo e ne abbiamo aperti circa 30 nell’ultimo anno. La stagione in corso sta andando bene, in crescita sull’anno scorso, e abbiamo appena nominato un direttore prodotto per la collezione. C’è una fortissima richiesta del marchio in alcuni Paesi come Germania e Austria e questo sta trainando anche l’e-commerce. Prima di accelerare ». Diverso il discorso per Les Copains che il gruppo ha rilevato dal fallimento: «È una storia che stiamo scrivendo adesso. Vorrei che Les Copains fosse per Upim quello che Piombo è stato per Ovs: un prodotto di qualità più alta, con un prezzo più elevato, in grado di soddisfare una cliente più sofisticata». La collezione invernale sarà in vendita ad agosto 2023 nei negozi Upim: «Stiamo guardando anche location indipendenti. Se riusciremo a far bene le cose in questa logica ibrida non escludo che potremo aprire negozi su strada».
Fonte: Il Sole 24 Ore