“Padre Pio”, Abel Ferrara racconta (a modo suo) il santo da Pietrelcina

Un film su Padre Pio diretto da Abel Ferrara e con protagonista Shia LaBeouf? Le premesse sono davvero curiose per uno dei titoli più attesi del weekend in sala.

Visti i nomi coinvolti, il film non può essere certo un biopic tradizionale e infatti ci troviamo davanti qualcosa di profondamente diverso da un racconto della vita del santo da Pietrelcina.

La pellicola è ambientata alla fine della Prima guerra mondiale, quando giovani soldati italiani tornano a San Giovanni Rotondo, terra di povertà, storicamente violenta, sulla quale la Chiesa e i ricchi proprietari terrieri esercitano un dominio ferreo. Le famiglie sono disperate, gli uomini sono distrutti ma vittoriosi. Arriva anche Padre Pio, in uno sperduto convento di cappuccini, per iniziare il suo ministero, evocando un’aura carismatica, la santità e visioni epiche di Gesù, Maria e del Diavolo.

Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2022, “Padre Pio” è un film che unisce misticismo e oscurità, dando vita a una bizzarra esperienza di visione, ricca di sequenze controverse, a volte suggestive e altre volte grossolane, che confermano lo stile sempre anticonvenzionale del regista americano

Abel Ferrara torna a raccontare una storia di vita vissuta, come in “Pasolini” (con Willem Dafoe nei panni dello scrittore e regista italiano) o in “Welcome to New York” (ispirato alla vicenda che ha coinvolto Dominique Strauss-Kahn), mantenendo l’ambizione ma anche i difetti già presenti nelle pellicole appena citate.

Fonte: Il Sole 24 Ore