Pagamenti digitali, la nuova sfida per attrarre i target futuri
Nell’era della digital transformation tra e-commerce, omnicanalità ed esperienze personalizzate, le aziende del lusso si trovano davanti a nuove sfide hi-tech e futuristiche. Come i pagamenti elettronici, che rappresentano la nuova frontiera della digitalizzazione: facilitano il processo d’acquisto di prodotti e servizi e favoriscono la fidelizzazione del cliente. Fioccano le partnership con operatori specializzati. Klarna è uno di questi: fintech attiva nel retail banking nata nel 2005 in Svezia, fornisce soluzioni di pagamento – diretto, dopo la consegna o rateizzato – a 147 milioni di consumatori attraverso oltre 400mila aziende in 45 Paesi.
In Italia è sbarcata nell’ottobre 2020 e in due anni è arrivata a un milione di utenti attivi e circa 7mila partner. «Siamo diventati un provider di soluzioni, al di là dei semplici sistemi di pagamento, per cercare di aiutare i brand in tutti le fasi – spiega Francesco Passone, head of Southern Europe di Klarna –: dai sistemi di affiliazione per aiutarli a generare traffico alle tecnologie che consentono di collegare l’online con il mondo fisico fino ai metodi di pagamento flessibile e ai servizi nel dopo-acquisto. In Italia lavoriamo con grandi aziende internazionali, ma anche con piccole e medie imprese che aiutiamo a crescere e a svilupparsi».
E aggiunge: «Le aziende del lusso hanno capito che per dialogare con le generazioni Z e Millennial servono strumenti diversi. Perché questi clienti sono molto esigenti e hanno modalità ineditedi fruizione dei servizi: per esempio oltre il 50% dei Millennial non ha carta di credito, ma usa solo prepagate o di debito perciò il pagamento a rate senza interessi diventa molto utile per questa generazione. Sono un target molto importante, basti pensare che entro il 2025 il 50% dei volumi del mondo del lusso sarà generato da questi consumatori». Tra le aziende che collaborano con Klarna c’è Luisaviaroma. «Era un’esigenza dei nostri clienti – spiega Alessandra Rossi, ceo Luisaviaroma –. Diverse modalità di pagamento servono per abbassare le barriere di acquisto e acquisire nuovi consumatori. La componente di innovazione e di attenzione allo sviluppo e al cambiamento fanno parte del Dna di questo brand. Siamo nati omnicanale: l’online è arrivato quasi come servizio allo store fisico di Firenze che resterà il cuore della nostra identità». Di recente ha annunciato un’ambiziosa strategia di crescita digitale in tutto il mondo Sergio Rossi che non dimentica la tradizione.
«Da una parte abbiamo una fabbrica a San Mauro Pascoli che produce scarpe con artigiani che va preservata; dall’altra c’è il costante bisogno di innovazione, anche nei pagamenti. E le soluzioni di Klarna sono molto interessanti – racconta Riccardo Sciutto, ceo di Sergio Rossi –. Siamo partiti da poche settimane: abbiamo raggiunto il 10% delle transazioni sulla piattaforma e abbiamo visto che questi servizi non interessano solo i giovani». Tra le novità dell’azienda per incontrare fisicamente i consumatori, a luglio in via della Spiga a Milano sarà inaugurato un negozio, un hub creativo, dove si potrà costruire la propria scarpa in collegamento diretto con la fabbrica di San Mauro. Si aggiunge al pop up che l’azienda ha inaugurato, sempre nel capoluogo meneghino, a inizio anno.
Fonte: Il Sole 24 Ore