Paglieri, il raddoppio dell’export prevede anche acquisizioni
Imboccare con decisione la via dell’internazionalizzazione per raddoppiare l’impatto che l’export ha sui ricavi che dovranno superare i 400 milioni nel 2027 rispetto gli attuali 254 milioni del bilancio 2024, con una crescita a doppia cifra intorno al +15% sull’anno precedente. Un processo che tra i vari capitoli potrebbe prevedere anche l’acquisizione oltreconfine di una azienda affine, una realtà con un proprio catalogo che si dovrà integrare con l’offerta del Gruppo Paglieri, storica azienda familiare specializzata nei prodotti per la cura della persona, della casa e i profumi fondata nel 1876 e origini che risalgono al 1807. Questa azienda target si dovrà integrare con l’offerta del Gruppo Paglieri sottolinea Fabio Rossello, uno degli amministratori delegati del Gruppo Paglieri, gli altri sono Debora Paglieri e Lodovico Paglieri, anticipando la strategia di crescita. «Nel 2023 l’export ha portato ricavi per 21,5 milioni diventati 25 lo scorso anno. Ora lavoriamo per il raddoppio – continua l’ad -. Stiamo analizzando alcuni paesi in cui siamo presenti con volumi significativi e il focus è su tre mercati: Germania, Spagna e Polonia dove nell’arco di 3-5 anni vogliamo aprire delle filiali. Guardiamo a una Europa abbastanza allargata anche per ragioni logistiche».
Con i suoi prodotti Paglieri è presente in oltre 50 paesi tra cui quelli della penisola arabica, del Nord Africa e alcuni paesi delle Americhe e seppure confrontandosi con grandi multinazionali alcuni suoi prodotti come, per esempio Felce Azzura, in Italia sono nella top three dei leader di mercato. «Siamo leader come quota di mercato nei bagni schiuma e sostanzialmente ci giochiamo il terzo posto negli ammorbidenti – spiega Rossello – con crescite importanti considerando il contesto socio-economico nazionale e che l’85% del nostro turnover è realizzato in Italia. Segno che i consumatori ci riconoscono una leadership». In Italia il 55% del fatturato è legato ai prodotti per la casa e il 45% per la cura della persona. La quota restante è frutto di altre attività come Agopag, acquisita nel 2023. Quest’ultima è una Pmi produttrice di contenitori soffiati e capsule in materiale plastico stampate ad iniezione, contenitori utilizzati per i prodotti del Gruppo.
In questo percorso di crescita sono previste due fasi: la prima sarà fatta con mezzi propri ma, continua l’ad, «non abbiamo preclusioni all’utilizzo di capitali di terzi, nel senso dell’apertura ai fondi. Noi, io e Debora, siamo favorevoli a una eventuale apertura al mercato dei capitali». Come prodotti si lavora all’estensione della gamma Felce Azzura «con una molecola brevettata e sono in arrivo prodotti molto innovativi nel campo della detergenza» aggiunge Rossello. A livello di gruppo nel 2024 sono stati investiti in ricerca e sviluppo circa 14 milioni prevalentemente in macchinari e tecnologie produttive.
Fonte: Il Sole 24 Ore